Antonio Visconti è il candidato ufficiale del centrosinistra. E incassa l’endorsement di tutti gli esponenti di spicco del centrosinistra campano. Apre alle associazioni e promette: «Proveremo a ricucire i rapporti con alcune anime del Pd battipagliese».
Antonio Visconti si candida a sindaco. La cornice scelta per l’annuncio ufficiale è l’hotel Commercio di Battipaglia. E in sala ci sono tutti gli esponenti di spicco del centrosinistra campano. Andrea Volpe, consigliere regionale di Bellizzi del Psi, Franco Picarone, fedelissimo del presidente Vincenzo De Luca, presidente della Commissione Bilancio, Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento e neo eletto consigliere regionale nelle file di Italia Viva, Nello Fiore, il numero uno dell’Asis, Luca Cascone, consigliere regionale, e anche il parlamentare del Pd Piero De Luca. Tutti con Visconti alle prossime elezioni comunali di Battipaglia, previste tra settembre e ottobre del 2021. Ci sono 11 simboli a sostegno del presidente del consorzio Asi che, dopo diverse riunioni, è riuscito a convincere il centrosinistra a fare sintesi intorno a lui.
«Il mio costante impegno civico e l’attaccamento alla mia Battipaglia, nella quale sono nato, dove vivo e lavoro, dove ho la mia famiglia, dove ho tutti i miei affetti, mi hanno imposto il dovere morale e civico, oltre che l’onore, di accettare la candidatura per mettermi al servizio della mia comunità. Da presidente dell’Asi ho potuto constatare e rendermi conto che Battipaglia è una città dalla fondamentale funzione economica, logistica, industriale, agricola, sociale ma soprattutto umana. Lo sappiamo tutti e lo sentiamo ripetere continuamente, ma negli ultimi 30 anni, quelli successivi al decennio splendente della città dei 100 comuni, tante opportunità sono state perse e si è innescato un declino economico, ma soprattutto uno smarrimento sociale e culturale che è sotto gli occhi di tutti» si presenta così, ai cittadini e alla stampa, Antonio Visconti. Un monito nel segno della rinascita senza risparmiare qualche stoccata alla gestione politica degli ultimi vent’anni. «I cittadini battipagliesi vivono da anni un malessere generale, hanno perso fiducia nelle istituzioni e nella politica. Vogliamo – tutti insieme – restituire a questa città quello che lei ha dato a noi e ai nostri genitori, ho una visione chiara fondata su elementi e progetti già definiti e solo da attuare. Questa città e i suoi cittadini meritano un altro futuro».
I RAPPORTI CON I “DISSIDENTI” DEL PARTITO DEMOCRATICO E L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO
E sul rapporto da ricucire con il Partito Democratico battipagliese, che annovera al suo interno alcune anime cosiddette “dissidenti”, in evidente contrasto con la scelta ricaduta su Visconti e con la politica “deluchiana” assicura: «Come disse Draghi ci proveremo costi quel che costi, perché ne condividiamo i valori. E le cose che ci uniscono sono di gran lunga superiori a quelle che ci uniscono». Visconti apre le porte anche alle associazioni civiche e ai movimenti. «Sono l’anima di questa città – afferma – e negli ultimi anni hanno lavorato in maniera eccellente, accendendo i riflettori sui veri problemi della città e portando le soluzioni più efficaci». Sul chiacchierato impianto di Compostaggio, cavallo di battaglia durante le passate elezioni regionali, e ad oggi ancora previsto a Battipaglia secondo il piano della Regione Campania, precisa: «Le rassicurazioni ci sono state: nello Stir non ci sarà l’impianto di Compostaggio. Gli atti amministrativi richiederanno del tempo, sì, ma c’è stato già un colloquio con l’Ente d’Ambito e con la società che gestisce l’impianto di trattamento rifiuti».