Concorsi truccati e favori ad amici e parenti. L’ex sindaco di Eboli, Massimo Cariello, rischia un secondo processo. Chiesto un rinvio a giudizio. Coinvolti altri 13 imputati.
Un vortice giudiziario che si porta dentro l’ex sindaco di Eboli, Massimo Cariello, e altri 13 imputati per la vicenda dei concorsi manipolati con favori ad amici e parenti. Il Pm della Procura di Salerno, Francesco Rotondo, ha infatti chiesto un altro rinvio a giudizio per Cariello, già coinvolto in un altro processo, e per gli imprenditori Gianluca e Gennaro La Marca, Roberto e Simone Birolini, l’ex funzionario del Comune Giuseppe Barrella, Emilio Grippa, Agostino Napoli, Francesco Siano, Vincenzo D’Ambrosio, Annamaria Sasso e il funzionare del Comune di Cava, nonché direttore del consorzio farmaceutico di Salerno, Francesco Sorrentino.
Stando a quanto emerge dall’ordinanza, gli imprenditori coinvolti avrebbero goduto di permessi per ampliare l’edificabilità nell’area Pip di Eboli. E sui concorsi farsa, spuntano i nomi di Giuseppe La Brocca, ex consigliere comunale, e Vitantonio Marchesano, candidato alle regionali di settembre scorso con Fratelli d’Italia. Che avrebbero ricevuto le domande dei concorsi in anticipo per favorire i figli. Saranno chiamati davanti al Gup, Gerardina Romaniello, del tribunale di Salerno, il prossimo 8 aprile.