Incendio alla Mgm, il Comune di Battipaglia si dice pronto ad agire in danno ai proprietari che, secondo una recente sentenza del Tar, dovrebbero occuparsi della bonifica.
«Obbligheremo la società proprietaria dell’area alla bonifica, sino all’azione in danno». È quanto fa sapere la sindaca Cecilia Francese, cinque giorni dopo la sentenza dei giudici del Tar salernitano che, in merito al rogo che interessò la Mgm, l’azienda che s’occupa dello smaltimento dei rifiuti pneumatici in zona industriale, ha di fatto annullato l’ordinanza emanata dal Comune di Battipaglia. «Non spetta alla ditta occuparsi della bonifica dell’area», così avevano sentenziato i giudici di Largo San Tommaso. Precisando che gli oneri della bonifica, adesso, dovrebbero ricadere sui proprietari dei suoli: la “Work Full Service”.
Il Comune, adesso, è pronto ad agire in danno, nonostante le operazioni potrebbero richiedere un impegno economico non indifferente. «Il Tar ha sentenziato solo nei confronti della Mgm, ciò non significa che il Comune non possa agire nei confronti della società proprietaria dell’immobile. L’Ente procederà, dunque, in danno della Work Full Service. Che è stata raggiunta da ordinanza, la stessa che voleva nei confronti della Mgm e che il Tar ha annullato solo per quest’ultima, ma non per la prima. Così va letta la sentenza» spiega Cecilia Francese.
LA POSIZIONE DEL COMITATO BATTIPAGLIA DICE NO
Eppure, la srl assistita dall’avvocato Marcello Fortunato non è dello stesso avviso. Gli effetti dell’ordinanza emanata dalla sindaca Francese, oltre 18 mesi fa, nei confronti della Mgm, sono da ritenersi nulli alla luce della recente sentenza del Tar. E qualora l’Ente dovesse emettere una nuova ordinanza, la “Work Full Service” si è già detta pronta, eventualmente, ad impugnarla in sede di giustizia. E al comitato “Battipaglia dice No”, invece, non interessa conoscere i responsabili. «La vicenda è scandalosa» tuonano gli ambientalisti. «A partire dal fatto che sorgesse a meno d’un chilometro da una scuola per bambini – proseguono gli associati -. È scandaloso che abbia accumulato migliaia di penumatici, fino ad arrivare al di là del muro di cinta, senza che nessuno muovesse un dito. È uno scandalo pure, che allo stato attuale, saremo noi cittadini a dover pagare la bonifica. E che due giorni prima l’Arpac dice che è tutto apposto, e poi vada a fuoco così. E sempre l’Arpac dopo ha voluto tranquillizzarci sui livelli di diossina, quando per mesi quel sito ha continuato a bruciare. Forse sarebbe il caso di dirlo una volta per tutte: chiamatela Arcac, agenzia regionale contro l’ambiente».
Poco importa di chi sono le responsabilità della sentenza MGM… dei giudici amministrativi, dei tecnici, dei legali del…
Pubblicato da Battipaglia dice “NO” su Lunedì 22 marzo 2021