Salernitano di nascita ma battipagliese di adozione fin dai primi anni di età, Davide Gaeta è un giovanissimo professionista già da anni sulla cresta dell’onda sia in senso concreto che figurato. Il nostro concittadino è infatti uno dei massimi esperti nazionali per quel che concerne il salvataggio ma anche la formazione di profili specializzati in quest’ambito.
Davide, quando nasce la tua passione per questo mondo?
Il mio amore per il mare mi è stato sicuramente trasmesso dalla mia famiglia. Ma, se proprio vogliamo andare cronologicamente in ordine, ho cominciato a nuotare da piccolo presso l’Ici Sport di Battipaglia, per poi conseguire i diversi brevetti (BLS, salvamento, subacquea, apnea, ecc).
Quando questa tua passione è diventata però una professione?
Ho lavorato sulle spiagge libere del Comune di Eboli, dai 16 ai 19 anni. E posso vantare di aver fatto sempre il guardaspiagge e mai lo spiaggino! Successivamente ho lavorato come istruttore di nuoto, fino a diventare nel 2015 Direttore della Sezione di Battipaglia della Società Nazionale di Salvamento, la scuola per bagnini di salvataggio. È stata un’esperienza molto importante che mi ha permesso di conoscere tante persone in questo ambiente.
Nello stesso periodo, poi, sono diventato prima volontario e poi dipendente degli OPSA, la componente di salvataggio in acqua della Croce Rossa Italiana. Da tantissimi anni nelle stagioni estive faccio volontariato come soccorritore acquatico a bordo delle motovedette della Guardia Costiera di Salerno, cosa che mi ha trasmesso davvero tanta esperienza. Negli ultimi anni ho iniziato a lavorare un po’ in tutta Italia, sia per le didattiche che rappresento che per conto mio.
Oggi vengo chiamato tutti i giorni da cooperative ed organizzazioni che vogliono una formazione più tecnica e completa o un perfezionamento per i propri operatori, da aziende per test di nuove attrezzature, da sponsor, e anche da realtà all’estero.
Ti identifichi con il nome di lifeguard trainer. Ci spieghi il perché di questa scelta?
In realtà questa definizione la utilizzo solo io semplicemente perché non mi piacciono i termini utilizzati nella nostra lingua per identificare l’operatore (generalmente bagnino o assistente bagnanti) o per l’istruttore (maestro, fiduciario, ecc), e quindi preferisco definirmi con la terminologia anglosassone, con la quale mi identifico di più sia per metodologia didattica (basata sulla pratica reale) che per modus operandi. Leaning by doing!
Sei un’eccellenza del nostro territorio. Questa è la conferma che il duro lavoro paga anche nelle nostre zone troppo spesso bisfrattate?
Non nascondo che all’inizio ho incontrato molte difficoltà perché il nostro territorio non sempre dà il giusto risalto alla mia figura professionale. Piano piano però sono riuscito a farmi strada, maturando un forte riconoscimento a livello Nazionale come professionista nella formazione del soccorso acquatico, da parte di enti, tecnici, organizzazioni e Corpi dello Stato.
Purtroppo, ad essere sincero, Battipaglia non credo abbia mai dato il giusto risalto a questo settore, e neanche alla mia figura professionale, nonostante io abbia tenuto conferenze e openday in tutte le scuole superiori battipagliesi e dei comuni limitrofi, oltre ad aver brevettato centinaia di ragazzi operanti sulla nostra costa.
Nel territorio locale le istituzioni non conoscono neanche la differenza tra un corso fatto con me o con un altro formatore. E probabilmente non sono neanche l’istruttore più conosciuto in zona.
Con il Comune non siamo mai riusciti ad organizzare un evento per parlare di
sicurezza balneare, né tantomeno nessuno ha avuto l’intuizione di sfruttare la
mia figura e il lifeguarding per valorizzare il territorio.
Lavorando in giro per l’Italia, ho trovato maggiore riconoscimento in altre
Regioni e località, mi spiace ma devo ammetterlo.
Questo però non deve essere un freno a quello che in futuro potrà essere una collaborazione per affrontare nel modo giusto queste tematiche.