Quante persone sarebbero capaci di fare quello che ha fatto Fabio Pizzuti con Baobab? Forse nessuno. Perché realizzare con le proprie mani uno studio di registrazione con annessa sala prove e postazione radiofonica, creando ogni pezzo a mani nude, non è proprio cosa semplice. Immaginate di progettarla, insonorizzarla e di dover trovare tra gli scarti il materiale necessario, tenendo a mente ogni minuzioso centimetro di uno spazio e poi realizzare persino i lavori in muratura. Ci sono voluti un mix di follia e ingegno per intraprendere questo progetto, durato 2 anni di lavoro partendo da un locale vuoto, seguendo passo passo le linee guida di una “Bibbia del settore” Acoustics 101, il miglior manuale di acustica. E anche ora, nonostante la red zone, la musica non si ferma, va solo in smart working.
«L’aver lavorato nei live come fonico mi ha sempre fatto desiderare uno spazio che fosse un incubatore di energie in questa città – racconta – ho alle spalle anni e anni di concerti, eventi di piazza, esperienze in tutta Italia e anche all’estero e ho sempre trovato mortificante che qui non ci fossero servizi per gli artisti emergenti e per i giovanissimi, i veri consumatori di musica». Appassionato di amplificatori d’epoca, Fabio suona il basso elettrico, la batteria, il surdo, il campanaccio, ed ha sempre transitato con estrema fluidità per la sua versatilità nel mondo della musica come professionista e come appassionato: «Sono cresciuto nel laboratorio di mio padre e ho imparato a fare tutto. Ho costruito la mia vita sulla mia creatività e un giorno ho deciso di fare anche questo. Nel 2016 è nata così l’Associazione culturale Baobab. Oltre 30 progetti seguiti finché la pandemia non ci ha costretti a mandare la musica in smart working e a fermarci con gli eventi, le mostre, le performance degli artisti, la sala prove, lo studio di registrazione, le lezioni di chitarra, basso, armonica, batteria, chitarra» prosegue Fabio.
Cosa serve per allestire una buona sala prove? Fabio non risponde “soldi” ma conoscenza, ispirazione e una buona pianificazione. È stato necessario affrontare un intervento importante di isolamento per diminuire la trasmissione sonora tra diversi ambienti, altri per migliorare a migliorare l’acustica interna della nostra sala, controllare le riflessioni e il tempo di riverbero. Tutto ciò ha richiesto oltre ad una straordinaria competenza di sound engineer, centinaia di tappi di sughero per ovattare le pareti, 4 metri cubi di legno per creare la struttura delle pareti, travi e pilastri, 60 pannelli di spugna insonorizzanti, volumi di lana di pecora riciclata.
Persino i quadri sono assorbenti, progettati su misura per bloccare il suono. Nella sala prove sono presenti anche dei risuonatori di Helmholtz, particolari cavità risonanti acustiche create da Hermann Von Helmholtz nel 1860 per lo studio del suono e della sua percezione. Si tratta di risonatori che generano al proprio interno onde stazionarie in risonanza con la frequenza propria della cavità e che quindi, si comportano come amplificatori selettivo del suono in un ristretto intervallo di frequenze. Nel normale svolgimento delle attività la sala prove è aperta dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 24. Baobab offre vari servizi, costantemente in evoluzione: assistenza backline senza limiti di disponibilità di microfoni e strumenti: batteria Pearl Export, chitarre e amplificatori come Fender, Peavey, Mesa, Boggie, Laney e le più varie tecnologie per la registrazione, gli effetti e la riproduzione del suono.