Bufera su un insegnante della scuola “Matteo Ripa” di Eboli per delle frasi pronunciate in classe, durante una lezione, razziste e discriminatorie verso i gay.
Offende i gay definendoli «Malati che vanno curati» e rincara la dose contro i «negri» che sarebbero «scarti». Per queste frasi, razziste e discriminatorie, un insegnante ebolitano della scuola “Matteo Ripa” è finito nella bufera. Le frasi, pronunciate durante una lezione in classe dove al centro della discussione era finito il Ddl Zan, avrebbero suscitato forti polemiche e proteste da parte dei genitori. Accuse contro gli omosessuali e contro i neri, in particolare contro quelli di fede musulmana.
La presidente del consiglio d’istituto, stando a quanto rivela oggi il quotidiano La Città di Salerno, ha fatto sapere che è già in corso un’indagine per valutare eventuali sanzioni o provvedimenti nei confronti dell’insegnante. Fatiha Chakir, da sempre attiva sui territori di Eboli e Battipaglia per quanto riguarda le politiche a favore dei migranti, e madre di un alunno del Ripa, ha sottolineato che «non è il primo episodio del genere, e che adesso tocca ai genitori far sentire la propria voce». Ancora non si è espressa, invece, la dirigente scolastica Daniela Natalino. Non è da escludere che gli studenti abbiano ingigantito le frasi del professore, nonostante le sue posizioni antislamiche, omofobe, e contro gli scienziati in lotta per sconfiggere il Covid-19, sembrerebbero emergere in maniera lapalissiana.
Negli ultimi anni, diversi gli episodi nello stesso istituto. Nel 2018 un’insegnante di religione aveva contestato la candidatura al Parlamento di un politico musulmano, salvo scusarsi successivamente. Il 12 marzo scorso, invece, fu sempre un’insegnante di religione la protagonista: durante una lezione a distanza furono pronunciate frasi deliranti contro i musulmani e la fede islamica.