«È stata la festa del vaccino». La definisce così, orgogliosamente, il primo cittadino di Bellizzi Mimmo Volpe che mercoledì 1° giugno ha presenziato supervisionato le operazioni della notte bianca del vaccino. Lo speciale evento, fortemente voluto dal sindaco Volpe, e successivo a quello ebolitano che aveva aperto le danze la settimana scorsa con 500 iniezioni, e che ha fatto registrare oltre 1.000 adesioni. 1.200 per l’esattezza. Con l’ultima inoculazione alle 4.30 del mattino, dopo diverse ore di fila.
«Molti hanno sacrificato l’intera giornata – commenta Mimmo Volpe – stando in fila per tante ore. Abbiamo dato risposte a tutti, anche ai riservisti, somministrando fino all’ultima dose. Abbiamo concluso le operazioni intorno alle 5 del mattino. Un lavoro estenuante ma che ripaga con l’orgoglio e la soddisfazione: è stato un grande successo dei giovani». Tanti i giovani che sono accorsi da ogni angolo della provincia per ricevere una dose e immunizzarsi in vista dell’estate ormai alle porte. «Abbiamo dato priorità ai giovani del comprensorio – prosegue il primo cittadino – ma abbiamo ricevuto richieste da tutta la provincia: Salerno, Agro Nocerino Sarnese, Cilento. Possiamo dire che Bellizzi è diventato un hub centrale e un punto di riferimento nella lotta al Covid-19. Indubbiamente si può dire ogni cosa, si può contestare, criticare o apprezzare lo sforzo organizzativo. Ma gestire oltre 1000 persone che chiedono di vaccinarsi non è qualcosa che capita tutti i giorni».
Il vaccino somministrato mercoledì sera al Pala Berlinguer di Bellizzi, il campetto da basket eccezionalmente convertitosi nel quartier generale della lotta al virus invisibile, è stato Astrazeneca. Poiché le dosi di Johnson&Johnson erano state riservate agli ospedali di Eboli e Battipaglia che, nella Piana del Sele, hanno inaugurato nello stesso giorno la campagna di vaccinazione ai maturandi in vista dell’esame di stato. Dunque, dopo ferragosto il rientro. «Nelle prossime settimane ci saranno altre iniziative – prosegue il sindaco di Bellizzi – ma adesso dobbiamo concentrarci sui richiami dei Pfizer fatti a maggio. Ieri abbiamo utilizzato Astrazeneca, e quindi con i 1.000 cittadini giunti al Pala Berlinguer ci rivedremo il 22 agosto per la seconda dose».
Una vera e propria notte bianca, durata oltre 12 ore, senza negozi e bar aperti però, ma con gli infermieri e i volontari a dirigere le operazioni. Quindici i ragazzi della protezione civile impegnati già dalle prime ore di mercoledì mattina, fino alla notte successiva, insieme ad altri venti sanitari che si sono alternati tra gli ospedalieri e quelli del distretto sanitario. «Solo per la cronaca – conclude Volpe – ad oggi abbiamo somministrato oltre 10.000 vaccini qui al palazzetto. La spinta della Regione Campania affinché si concretizzi la vaccinazione di massa sta dando i suoi risultati. Non lasceremo nessuno indietro: tutti quelli prenotati e programmati saranno recuperati e vaccinati nelle prossime mattinate. Infine un grazie all’hub ospedaliero tutto e al distretto 65, senza di loro non sarebbe stato possibile tutto questo». Da un canestro all’altro del Pala Berlinguer ci sono le tute gialle della protezione civile, gli operatori sanitari tutti bardati e con le siringhe in mano, e i cittadini in fila, rigorosamente distanziati, con il ticket in mano in attesa del loro turno. Intorno, a ridosso delle gradinate, una ventina di persone in semicerchio, questa volta non a tifare per i giovani cestisti bellizzesi, ma ad assistere con un velo di emozione ai 1.200 passi in avanti verso l’immunizzazione.