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Alessio Cairone in cerca di una riconferma in Consiglio Comunale. Sarà candidato per la seconda volta tra le file del Partito Socialista Italiana a sostegno di Antonio Visconti. «Francese? Bocciata».

Esce allo scoperto Alessio Cairone, consigliere comunale d’opposizione, che alle prossime elezioni comunali sarà nuovamente candidato. Questa volta nella lista del Psi, a sostegno della coalizione di centrosinistra e dell’aspirante sindaco Antonio Visconti. Cinque anni tra i banchi dell’opposizione che Cairone riassume così: «Avevo solo 24 anni quando sono stato eletto – commenta – realizzando il mio desiderio di rappresentare i cittadini battipagliesi. Guardare indietro, adesso, è difficile: sono stati anni complicati, ma allo stesso tempo entusiasmanti per l’esperienza che ho accumulato. Sono stato sempre dalla stessa parte: all’opposizione dell’amministrazione Francese. Un ruolo che ho cercato di svolgere nell’interesse della città e dei cittadini». Adesso, il giovane consigliere ci riprova. «Sono fortemente convinto che bisogni puntare sulla filiera istituzionale – continua Cairone – ed è per questo che ho scelto di sostenere la candidatura di Antonio Visconti: credo che dalla sua vittoria la nostra città potrà ottenere enormi benefici. Ho aderito al Partito Socialista Italiano perché apprezzo il lavoro e lo sforzo messo in campo dai dirigenti e dal consigliere regionale Andrea Volpe». 

Domani, mercoledì 30 giugno, l’inaugurazione del comitato elettorale. «Mercoledì, alle ore 19, inaugureremo la nuova sede del circolo Psi in città, alla presenza dei vertici provinciali, regionali e nazionali. Sarà l’inizio ufficiale della campagna elettorale». Infine, Cairone boccia i cinque anni di amministrazione Francese: «Credo, per esperienza vissuta sulla mia pelle in questi cinque anni, che l’amministrazione Francese sia brava al lanciare slogan, ma nel concreto c’è poco e niente. I problemi che affliggono tutt’oggi la città di Battipaglia sono tanti. Cito solo alcuni esempi: dalla scarsa considerazione delle periferie all’abbandono del centro urbano, la poca sicurezza, il problema ambientale, la situazione che riguarda il cimitero dove sono in attesa di risposta ad una mia interrogazione presentata ormai quasi 2 mesi fa. Purtroppo, ci sono tanti cittadini che attendono la consegna delle cappelle (già pagate) e tanti altri attendono la restituzione dei soldi per le cappelle che hanno ricevuto. Il tutto può essere racchiuso in un semplice concetto: invece di anticipare i problemi, molto spesso si attende che il problema si presenti in maniera visibile a tutti, per poi “cercare” di risolverlo, molte volte senza neanche riuscirci».