Inaugurato “L’altra scuola si fa in strada“, il progetto di cultura partecipata che porta alla valorizzazione dei territori, attraverso racconti e memorie in webinar
È partito da Battipaglia il progetto “L’altra scuola si fa in strada“, sorto dalla rete nazionale Unieda e promosso a livello locale dall’Università Popolare Interculturale APS. Incontri che, attraverso il digitale, puntano a riportare luce sui territori che hanno deciso di aderire, attraverso racconti ed immagini che possano appassionare anche i più giovani alla storia della propria città.
Il progetto è stato finanziato grazie alla vittoria del bando indetto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il finanziamento per iniziative e progetti di rilevanza nazionale, e tra i comuni a rispondere favorevolmente c’è proprio Battipaglia, che martedì ha inaugurato gli incontri su “Zoom”.
Come spiega il Presidente dell’Università Popolare Interculturale Walter Iannotti, si tratta di «un programma di cultura partecipata nonché il nostro modo di dichiarare l’amore per i luoghi dove viviamo e che contribuiamo a far crescere. Una piazza, una via, una strada più grande, un giardino, una piazzola, uno spazio abitato da esercizi, spesso solo commerciali, a volte culturali, rappresentano i luoghi deputati a svolgere lezioni, conferenze, corsi, seminari, laboratori, tutto quanto è sinonimo di riappropriazione della città dove viviamo. Uno scambio continuo dei saperi e delle conoscenze nei luoghi meno consoni alla formazione, tra la gente nei loro punti di aggregazione».
E per quanto riguarda l’appuntamento battipagliese de “L’altra scuola si fa in strada”, svoltosi martedì, Iannotti dice: «Non potevano non iniziare questa serie d’incontri se non partendo dalla presentazione di una interessante pubblicazione promossa dalla Fondazione Casse Rurale Battipaglia e curata da Tommasa Schipani sulla conoscenza e riscoperta dei luoghi della città vista attraverso il nome delle strade ideato da una rubrica di Raffaele Rago».
Intervenuto Federico Del Grosso, Presidente della Fondazione Cassa Rurale Battipaglia. Suo il ricordo appassionato di Raffaele Rago e del suo amore per la città: «Solo ad un innamorato folle della sua città e delta sua storia come il compianto Raffaele Rago poteva venire in mente di creare una vera e propria rubrica mensile su un periodico locale per far conoscere la sua città attraverso i nomi delle sue strada. Durata ben sei anni, dal 1989 al 1995, e pubblicata sul periodico “L’Impegno” della Banca di Credito Cooperativo Campania Centro. La Fondazione Cassa Rurale Battipaglia non poteva permettere che andasse perso questo patrimonio fatto di lavoro, di idee e di passione».