Civica Mente e Rete Civica hanno presentato alla stampa e al pubblico nel centro di Battipaglia il nuovo punto programmatico “Un Comune più comune“
Civica Mente e Rete Civica hanno scelto la centralissima piazza Aldo Moro per la nuova conferenza stampa programmatica a sostegno dell’ingegnere Maurizio Mirra, candidato a sindaco alle imminenti elezioni amministrative battipagliese. “Un Comune più comune“, questo il nome dei punti programmatici trattati dalla coalizione civica nell’appuntamento.
Riorganizzazione della struttura organizzativa, riavvicinamento del cittadino ai percorsi decisionali, organismi di partecipazione, trasparenza e digitalizzazione. Questo il focus del nuovo punto programmatico, indispensabili per una buona amministrazione secondo Civica Mente. Ad intervenire in piazza Aldo Moro sono stati Valerio Giampaola, candidato di Civica Mente e dottorando di ricerca in Organizzazione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, Doriana Pesce, candidata di Civica Mente e avvocato battipagliese, Francesco Graniero, avvocato battipagliese e Tino Brogna, candidato di Civica Mente e Project Manager di Leonardo.
L’introduzione è stata curata come sempre dal candidato a sindaco Maurizio Mirra, che ha detto: «Abbiamo tutti deciso di impegnarsi da oggi per trasformare Battipaglia in una città migliore, perché non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, bensì l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli. Quindi, vorremmo dare ai nostri figli una città più bella, più fruibile, che permetta di fornire lor una prospettiva».
È stata poi la volta di Valerio Giampaola, che ha sottolineato: «Quando si è avuta la trasformazione degli enti pubblici in ottica aziendale il concetto di potere si è trasformato da sostantivo a verbo. Ovvero opportunità di stare sul territorio, di fare rete, di creare network insieme alle aziende ed alle associazioni. Quindi, la capacità dell’ente non di comandare ma di mettersi accanto al cittadino ed ascoltare».
«Noi desideriamo un modello amministrativo che si basi sulla partecipazione dei cittadini – ha spiegato l’avvocato Doriana Pesce –, basato su tutti gli strumenti che potrebbero essere introdotti. Il primo passo potrebbe essere quello di curare la comunicazione istituzionale in quanto il primo passo per l’informazione dei cittadini è l’informazione. Una informazione che sia verificata, di alta qualità, che riguardi tutte le problematiche della città. Inoltre, la creazione degli organismi di partecipazione è fondamentale, anche alla luce della positiva esperienza che ho potuto fare nella commissione pari opportunità».
A seguire poi l’intervento dell’avvocato Francesco Graniero: «Gli strumenti di partecipazione sono quegli organismi che permettono ai cittadini di partecipare a quelli che sono i settori cruciali per la vita della città. Sono strumenti di partecipazione e non politici. Infatti, spesso vengono considerati, erroneamente, come strumenti politici, con la conseguenza di generare lo scetticismo dei cittadini verso di loro. Gli organismi di partecipazione dovrebbero rappresentare la normalità per un comune, come accade nei comuni limitrofi, che hanno anche un numero di abitanti di gran lunga inferiore al nostro».
La conclusione è stata poi concessa a Tino Brogna: «Non c’è nulla da inventarsi ma adottare un piano definito a livello nazionale. Il nostro comune ha un sito web ma non offre servizi digitali e non ha alcun archivio digitale. Ciò risulta bloccante anche per le attività professionali, essendo necessario recarsi presso il comune anche per un accesso agli atti, invece di poter ricevere, rapidamente e presso sulla propria PEC, i documenti richiesti».