Tempo di lettura: 2 minutiVanzaghello, ameno centro del Milanese, non dice apparentemente nulla ai più… ma non al battipagliese Giuseppe Rizzo, che proprio lì, un anno fa circa, si aggiudicò il titolo italiano di Kettlebell Sport categoria 24 kg, ed è in predicato di tornarci per gareggiare nella categoria dei 32 kg. Un “dettaglio” non da poco, perché il passaggio dai 24 ai 32 kg per il 32enne portacolori e capitano del CUS Caserta significa approdare al campionato di Serie A Élite del Kettlebell Sport, con tanti altri interessanti obiettivi che ne conseguono.
È lo stesso Giuseppe Rizzo a elencarli: “Sono reduce dalla conquista del titolo regionale nei 32 kg che mi ha consentito di concorrere per il titolo di Master Sport 2019. Ecco, intanto ci terrei ad aggiudicarmi questo titolo“.
Riconoscimento di Master Sport a parte, Rizzo, ai Campionati Italiani si gioca almeno altri due importanti traguardi. “In palio c’è, oltre al titolo italiano, anche la convocazione in Nazionale, che a Maggio gareggerà, in Irlanda, ai Campionati mondiali di Kettlebell” – prosegue Rizzo. Un’occasione da prendere al volo, quella di vestirsi d’Azzurro, per il battipagliese Giuseppe Rizzo che, seppure impegnato in questa disciplina da soli due anni, ora concorre per il titolo italiano d’Elite e per un posto in Nazionale.
“Già conoscevo questo sport che, però, ho iniziato a praticare solo due anni fa. I risultati, fortunatamente, non sono mancati, ma ora mi accingo a gareggiare, da debuttante, nell’elite italiana di questa disciplina, al cospetto di avversari più esperti e già nel giro della nazionale. Spero che questo mi sia da stimolo per dare in gara il meglio di me. Ad ogni modo, approdare in serie A solo dopo due anni è già per me motivo di gratificazione”.
Atteso dal biathlon, consistente in esercizi di slancio e strappo, entrambi della durata di 10′, Rizzo così si immagina la sua prestazione: “
Il mio intento è quello di emulare e anche di migliorare la prestazione offerta ai Regionali che conclusi con 65 slanci e 106 strappi – ricorda Rizzo -.
Oramai i kattllebell da 32 kg li sento miei e riesco a gestirli con una certa disinvoltura. Ciò non significa che necessariamente riuscirò a ripetermi, poiché ogni gara fa storia a sé“.
L’importante sarà entrare in sintonia con il clima agonistico. “Sono abituato, quando gareggio, ad estraniarmi da tutto ciò che mi circonda. Nei 10′ nei quali sono chiamato ad effettuare l’esercizio, sento solo me stesso e le sensazioni che mi rimanda il corpo. Qualsiasi altro pensiero esula da me“. Slancio e strappo sono i due esercizi della durata di 10′ cadauno che ti vedranno impegnato con i tuoi fedeli compagni di viaggio: i kattllebell da 32 kg ognuno.
“Sono due esercizi da affrontare in modo diverso – svela Giuseppe Rizzo – gli slanci dovranno essere effettuati con grande raziocino. Sarebbe un suicidio tentare di farli in rapida successione. Sarà di fondamentale importanza gestire i tempi di recupero, il respiro e i momenti di massima spinta“.
Lo strappo, invece, potrà essere affrontato con più impeto, perché è un esercizio meno pensato, comunque non dato al caso, ma affidato alla sensazione fisica del momento, favorita anche dal cambio di mano da effettuare non appena sentirò il braccio intorpidito e la presa meno solida. Con il mio coach, Oleh Ilika, abbiamo improntato la preparazione in modo tale da arrivare alla gara nella migliore condizione possibile”. Cos’altro aggiungere… Ad maiora, Giuseppe!
Per gentile concessione del direttore responsabile di Spunti e Appunti, Paolo De Vita