Luigi D’Acampora critica la scelta del revisore dei conti di Alba srl, la partecipata del Comune di Battipaglia, di aprire il comizio di Cecilia Francese.
Luigi D’Acampora, consigliere comunale uscente e oggi candidato tra le liste di Antonio Visconti, lamenta la scelta da lui ritenuta “poco corretta” da parte del revisore dei conti di Alba srl, Massimo Vivone, di aprire il comizio di Cecilia Francese giovedì scorso.
«Con sommo stupore abbiamo visto un componente del collegio sindacale di Alba srl aprire il comizio di Cecilia Francese. L’art. 2399 del codice civile regola l’indipendenza dei sindaci e prevede che non possono essere eletti alla carica di sindaco e, se eletti, decadono dall’ufficio coloro che sono legati alla società o alle società da questa controllate o alle società che la controllano o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l’indipendenza» si legge in una nota stampa firmata dal consigliere comunale.
Una decisione scorretta, secondo D’Acampora, che aggiunge: «Dato che tutto il sistema dei controlli e, quindi anche quello pubblico, deve basarsi sul fatto che il revisore sia “realmente” indipendente dal soggetto revisionato, il problema è sostanziale e non solo formale, e si riassume nel concetto che “se il revisore non è indipendente, a nulla vale ciò che egli ha fatto o farà, perché non è credibile”. Del resto può partecipare alle decisioni politiche nelle riunioni di “etica” e poi controllare e vigilare le scelte del sindaco che lo ha nominato e che ha la tessera del suo movimento? La ratio della norma risiede “nell’esigenza di garantire l’indipendenza di colui che è incaricato delle funzioni di controllo, in presenza di situazioni idonee a compromettere tale indipendenza, quando il controllore sia direttamente implicato nell’attività sulla quale dovrebbe, in seguito, esercitare dette funzioni di controllo».