Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio oggi pomeriggio è stato a Battipaglia per sostenere la candidatura a sindaco di Enrico Farina, con il Movimento 5 Stelle. Sabato in città arriverà l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
La campagna elettorale a Battipaglia del Movimento 5 Stelle, con Enrico Farina Sindaco, si rinnova con nuovi appuntamenti insieme alle personalità di spicco del partito pentastellato. Questa domenica ospite presso il Caffè Verlaine di via Italia è stato il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha presentato la candidatura di Farina toccando vari argomenti ed elogiando il mondo dell’imprenditoria locale.
«Avete degli imprenditori che hanno fatto dei miracoli e che in dieci anni hanno rilanciato un marchio che era stato infamato» ha affermato Di Maio, riferendosi al commissariamento per infiltrazioni camorristiche a Battipaglia avvenuto poco meno di dieci anni fa. Periodo in cui il Movimento 5 Stelle stava meditando una candidatura in città: «Qualcuno pensa che abbiamo gioito per lo scioglimento del Comune di Battipaglia, ma in realtà a gioire non può essere nessuno perché il prezzo lo pagano tutti», ha sottolineato il Ministro.
230 MILIARDI PER FAR RIPARTIRE IL PAESE
Il Ministro degli Esteri ha fatto riferimento ad una “nuova fase” ormai già iniziata, e che presto vedrà giungere in Italia 230 miliardi di euro per fronteggiare la crisi del dopo-Covid. Fondi che vedranno i Sindaci ricoprire un ruolo di fondamentale importanza, secondo Di Maio: «8mila Sindaci saranno centrali per la spesa di quei fondi, da cui passa tutto. Sono preoccupato perché ci sono i soldi per fare tanto, ma non dobbiamo farli spendere sempre agli stessi, altrimenti saremo punto e a capo».
«I paesi dell’Unione Europea vorranno sapere come l’Italia spenderà questi fondi, e se i Sindaci non li spenderanno bene, non ne arriveranno altri, e ci troveremo indebitati e senza i fondi che servono. Di questi 230 miliardi, 100 arriveranno al Sud e per ottenerli bisogna presentare progetti e vincere. Abbiamo bisogno di fare squadra. Se eleggiamo i sindaci sbagliati i 100 miliardi andranno o in un’altra parte d’Italia o in un’altra parte d’Europa» ha proseguito l’esponente del Movimento 5 Stelle.
IL REDDITO DI CITTADINANZA
Ampio spazio, nel corso del suo intervento, è stato riservato alla discussione sul Reddito di Cittadinanza, al centro di accese polemiche: «I limiti del Reddito stanno nell’inattivismo di alcune istituzioni locali – ha detto Di Maio –. Quando abbiamo scritto la legge non abbiamo mai detto che chi prendeva il Reddito poteva rifiutare le proposte di lavoro e continuare a prenderlo. Non sta funzionando il sistema dei centri per l’impiego. In alcune città ci sono 60mila percettori del Reddito di Cittadinanza, il sindaco potrebbe impiegarli per le 8 ore settimanali e farla d’oro la città. Perché non lo fa? Qui la storia è politica. Non si vuole dare la soddisfazione al Movimento 5 Stelle che questa legge funzioni».
DI MAIO: «SÌ ALLE ALLEANZE»
In conclusione del suo saluto a Battipaglia, il Ministro Di Maio s’è detto aperto alle alleanze, anche nella “città dell’oro bianco”: «Siamo qui per lavorare tutti insieme. Comune, Regione, Governo centrale, Parlamento e Parlamento Europeo, e alle spalle c’è una forza politica coesa. Dobbiamo fare in modo, dove ci sono i presupposti, di allearci altrimenti consegneremo i Comuni sempre a quelli che hanno sperperato i soldi dei fondi europei, delle vostre tasse, e che sperperanno i soldi del Recovery Fund, e non possiamo permettercelo».