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Boom di contagi e quarantena a Villa Maria. Il presidente Basentini accusa l’Amministrazione comunale, «Spazi insufficienti», e la sindaca Francese risponde: «Colpa della gestione del centro»

Nuovi contagi a Villa Maria, che ritorna in quarantena, questa volta anche con il personale ed alcuni familiari dei pazienti. Attraverso una nota stampa, il presidente della coop che gestisce la struttura, Vittorio Basentini, punta il dito contro l’Amministrazione comunale, colpevole di non aver prestato l’aiuto necessario per far sì che le norme di sicurezza anti-Covid potessero essere rispettate.

Come riportato dal presidente Basentini, la cooperativa  , che gestisce la struttura, aveva presentato al Comune la richiesta di poter avere in affido anche il secondo piano, rimasto inutilizzato dopo aver spostato i pazienti di Alzheimer. Da Palazzo di Città sarebbe stato concesso invece soltanto il 10% dell’intero piano, e la coop s’è così adoperata per allestire le tre, uniche stanze. Stanze che la cooperativa ha dovuto restituire dopo il primo lockdown: «Il comune poco dopo ha revocato l’ordinanza emanata e a malincuore abbiamo dovuto sgombrare e liberare le stanze», spiega Basentini.

«Abbiamo inoltre appurato che, l’Amministrazione ha successivamente deliberato l’affidamento a titolo completamente gratuito di tutto il 2° piano (oggi ancora vuoto) ad un’associazione con la pandemia ancora in corso, quando da anni chiediamo incontri ufficiali per discutere la rinegoziazione dell’affidamento della struttura Villa Maria non sostenibile economicamente in considerazione di un canone mensile che include utenze del 2° piano non nostro», prosegue nella nota il presidente di don Uva.

I pochi spazi concessi avrebbero causato, secondo Basentini, il propagarsi del virus, coinvolgendo sette persone. È scattata così la quarantena per circa quaranta persone nella struttura, tra ospiti, parenti e familiari: «Non è stata una scelta facile ma al momento è la più sensata e sicura per tutti». La nota da Villa Maria si conclude così: «Considerato che ad oggi le spese di gestione sono aumentate esponenzialmente a causa del coronavirus e non avendo aspettative e risposte dall’Amministrazione comunale stiamo maturando da tempo l’idea di sospendere il sevizio».

FRANCESE: «COVID A VILLA MARIA? COLPA DELLA GESTIONE DEL CENTRO»

La sindaca uscente Cecilia Francese non ci sta, e risponde con fermezza alla nota stampa di Vittorio Basentini, presidente della coop che gestisce Villa Maria. «Basentini ha, per Villa Maria, lo spazio che s’è regolarmente aggiudicato con una gara d’appalto, dotato di ampio spazio e camere molto grandi. Spazi insufficienti? Non è affatto vero», afferma la prima cittadina.

Francese aggiunge: «Durante il primo lockdown abbiamo concesso a Villa Maria un’ala del secondo piano, siccome era rimasta vuota, da utilizzare in caso di emergenza a causa del virus, e che abbiamo restituito poi all’associazione». La sindaca uscente rimanda al mittente le accuse e dice: «In una casa di riposo per anziani bisogna avere attenzione su chi entra e chi esce, e Basentini, con Villa Maria, in questo non è stato in grado».

«Com’è possibile che in altri centri dei Comuni limitrofi, che sono nelle medesime condizioni di Villa Maria, non è accaduto?», continua Francese: «Basta una disattenzione, non basta far entrare chiunque con green pass e mascherina. Gli anziani vanno protetti. Basentini adesso accusa una persona che invia costantemente personale per fare tamponi e prevenire i contagi a Villa Maria».