Si è tenuta questa mattina, presso il comitato elettorale di via Italia, la conferenza stampa coingiunta convocata da Antonio Visconti e Fabio De Vita per discutere del futuro di Alba srl, la partecipata del Comune di Battipaglia.
Alba, il consigliere comunale uscente, Fabio De Vita, oggi candidato del Partito Democratico, ha espresso tutte le sue preoccupazione a riguardo. «Il tema di Alba mi riguarda da vicino – esordisce De Vita – perché in questi mesi ho cercato di interessarmi approfonditamente all’argomento, pagando anche dei professionisti per avere dei pareri. Ho cercato di evitare la chiusura della società, che conta oltre 100 operai, quando in Consiglio Comunale volevano liquidarla. Mi rifiutai di entrare nonostante mi venne chiesto. Oggi ci parlano di risparmio, eppure ci si continua ad affidare a società esterne e a ricorrere agli interinali. Il colpo di grazia è stato il veto posto all’interno del sub-ambito, perché se fosse stata riorganizzata seriamente Alba avrebbe potuto gestire completamente la raccolta dei rifiuti. Ciò avrebbe significato lavoro e incassi. Tutti gridano al miracolo, ma ad oggi la società non è risanata e spero che quando ci insedieremo potremo lavorare e avere particolare attenzione verso questa tematica».
Rincara la dose anche il candidato a sindaco Antonio Visconti. «Il futuro di Alba è incerto anche perché la posizione dell’amministrazione non è mai stata chiara. Si è passati dalle tenebre alla luce in un batter d’occhio. Persino il sindaco di Pontecagnano, Lanzara, e il Comitato, hanno chiarito che il ruolo nel sub-ambito penalizza fortemente Alba e la città di Battipaglia. Il risultato è che la società ha ancora un basso gradimento nell’operato da parte dei cittadini. La posizione nel sub-ambito va ridefinita, perché nei Picentini c’entriamo poco: o diventiamo autonomi, o quantomeno di allaciamo alla Piana del Sele e ad Eboli, città con la quale condividiamo non poche problematiche. I lavoratori vengono presi in giro da un atteggiamento irresponsabile, e peggio ancora sul tema della Tari chiediamo “che fine ha fatto la quarta rata?” perché pare sarà superiore a tutte le altre. Infine, oltre al danno la beffa: in campagna elettorale non hanno garantito gli introiti dei parcheggi, perché così è stato deciso. Né multe, né pagamenti: siamo al populismo sudamericano».