Francesca (nome di fantasia), la 13enne che giovedì scorso, al termine delle lezioni, ha tentato l’estremo gesto lanciandosi dalla finestra del secondo piano della scuola “Salvemini” di via Ravenna, è uscita dalla prognosi riservata. Notizie confortati per la famiglia della ragazzina. Che adesso è stata ricoverata al reparto “Neurologia” dell’ospedale “Santobono” di Napoli dopo un calvario del trasporto durato ben 4 ore: prima le cure al “Santa Maria della Speranza”, l’ospedale cittadino di Battipaglia, e poi il trasferimento in volo per evitare il trambusto dell’autostrada, rimandato diverse volte, e con diverse destinazioni, prima dell’arrivo.
Al vaglio della Procura della Repubblica di Salerno, presso il tribunale dei minorenni, adesso ci sarebbe un cellulare che è stato acquisito dagli inquirenti. In particolare, i magistrati stanno analizzando la messaggistica istantanea e un messaggio che sarebbe stato inviato nelle ore antecedenti alla tragedia e che potrebbero risultare decisive ai fini dell’indagine portata avanti dalle forze dell’ordine.
I carabinieri di Battipaglia, coordinati dal maggiore Vitantonio Sisto, sono a caccia di qualsiasi dettaglio che potrebbero aver scatenato il malessere di Francesca, inducendolo all’insano gesto. Storie di incomprensioni e disagi. Tasselli che, giorno dopo giorno, stanno componendo il mosaico. E che già nelle prossime ore potrebbero restituire un primo, parziale, quadro agli inquirenti. Tutto farebbe pensare a un gesto programmato. Un gesto che la ragazzina avrebbe premeditato. Tant’è che non s’escludono neppure le piste del bullismo e del cyberbullismo.
Sette giorni dopo quel maledetto giovedì, quando alle 14, con la scusa di prendere un libro nella sua aula, Francesca, studentessa oggi alla terza media, s’è lanciata dalla finestra della “Salvemini”. Col giallo, ancora da chiarire, dei soccorsi. La segnalazione arrivata giovedì scorso, infatti, alla centrale del 118, direttamente da un dipendente dell’istituto, faceva riferimento a una semplice ferita da taglio. Un codice verde. Poco. Troppo poco per avvisare i carabinieri. Per fortuna che i militari hanno capito cosa stesse succedendo, per via informali, raggiungendo in poco tempo via Ravenna.
Una ferita da taglio che s’è tramutato subito in qualcosa di più grave agli occhi dei carabinieri. Un tonfo sull’asfalto costate a Francesca una frattura al bacino e alle due vertebre biliari. Fortuna che all’ospedale, la 13enne ci è arrivata cosciente e non in pericolo di vita. Adesso che la prognosi è stata sciolta, i familiari possono tirare il primo sospiro di sollievo. In attesa che gli investigatori possano ricostruire il quadro.