Intitolato questa mattina un largo in via Generale Gonzaga a Padre Michele Madussi, primo parroco Stimmatino giunto a Battipaglia
Bel momento di festa questa mattina, in occasione dell’intitolazione del largo di Via Generale Gonzaga, di fronte al Seminario, a Padre Michele Madussi, primo parroco Stimmatino della città, nell’ambito dei festeggiamenti per l’80esimo anniversario dell’arrivo degli Stimmatini a Battipaglia. Presenti per l’occasione il Padre Provinciale degli Stimmatini Silvano Nicoletto, da Verona, e a capo della Provincia della Congregazione che comprende l’Italia, Brasile, Filippine, Indonesia ed altri Paesi.
«Noi abbiamo l’orgoglio di aver camminato con questa città, con questa gente, che è cresciuta con gli Stimmatini, ma è anche vero che gli Stimmatini stessi sono cresciuti grazie a questa gente. La città ha dato tante belle vocazioni alla nostra congregazione. C’è un legame di fede ma anche di affetto, come se fossimo della stessa famiglia», ha affermato Padre Nicoletto, che ha aggiunto: «Gli Stimmatini continueranno a vivere questo scambio fecondo con la gente di Battipaglia se, da Stimmatini, sapranno prendersi cura delle ferite della gente. Questi sono i messaggi che anticipano il futuro».
Presente allo speciale appuntamento anche Padre Vincenzo Sirignano, parroco della Chiesa “Santa Maria della Speranza”: «La presenza degli Stimmatini è stata quella manna dal cielo che ha riportato speranza in un momento molto difficile per i battipagliesi. Tante cose all’interno della città, grazie anche alla collaborazione degli Stimmatini, si sono poi sviluppate a favore della comunità. Ricordare oggi queste cose vuol dire ricordare la storia e quindi rilanciare il presente. Le radici che continuano a portare il loro frutto nel presente e nel futuro».
«Padre Michele Madussi permise la ricostruzione della città così come la vediamo. Gli inglesi volevano ricostruirla verso il mare. Il Padre negli anni ’20 era stato in America e conosceva l’inglese, e quindi fu l’unico interlocutore con il colonnello inglese che era di regime ad Eboli – racconta l’avvocato Corrado Spina, promotore dell’iniziativa –. La popolazione si ribellò verso l’idea della ricostruzione della città sul mare, e grazie all’intermediazione di Padre Michele Madussi riuscirono a far risorgere la città così come la vediamo oggi. La nostra è una città cresciuta intorno alla Parrocchia».
«Gli Stimmatini sono stati fondamentali per la crescita della nostra comunità. Noi battipagliesi dobbiamo loro molto. Abbiamo accolto questa iniziativa con vero piacere, mi sembra doveroso essere qui oggi in rappresentanza della città» afferma, in conclusione, la prima cittadina Cecilia Francese.