Al via da domani il cartellone 2021/2022 al Teatro Sociale “Aldo Giuffré” di Battipaglia. In scena il dramma di Pirandello “Non si sa come“
Si apre il sipario al Teatro Sociale “Aldo Giuffré” di Battipaglia. Domani sera il primo spettacolo del cartellone della nuova stagione teatrale 2021/2022, confezionato dall’associazione Assoteatro, andrà in scena. Ospiti saranno Annalena Lombardi, Isabella Giannone e Francesco Branchetti, che porteranno sul palco lo spettacolo “Non si sa come“. Un dramma in tre anni scritto nel 1934 da Pirandello.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 18:30. Il costo dell’abbonamento che comprende i nove appuntamenti in cartellone è di 110 euro. Il costo dei biglietti singoli afferenti al cartellone varia da 15 a 20 euro. Per la sottoscrizione dei carnet, il botteghino del teatro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00. È possibile acquistare i biglietti anche la sera dello spettacolo. Al “Giuffré” si proseguirà poi il 5 dicembre prossimo con lo spettacolo “Elisabetta I“, portato in scena da Maddalena Rizzi e dalla regia di Filippo D’Alessio.
LO SPETTACOLO
L’ufficiale di marina Giorgio Vanzi apprende dal marchese Respi che il comune amico, il conte Romeo Daddi, è improvvisamente impazzito: sospetta il tradimento di sua moglie Bice e spaventa le persone fissandole, quasi a voler scrutarle nel fondo della coscienza per rivelarne azioni inconfessate. Romeo Daddi ha tradito, durante un improvviso momento di debolezza, la moglie Bice con Ginevra, moglie di Giorgio Vanzi, il segreto d’un attimo, sepolto per sempre.
Questo atto, compiuto in uno stato di totale inconsapevolezza, rievoca in Romeo Daddi un’altra colpa dimenticata nel mistero del suo lontano passato. Il delitto innocente di un giovane, che l’uomo ricorda come non voluto, uno di quegli atti che si commettono in sogno o nell’inconscio, poi rimossi. A tormentare Daddi sono tutti quegli atti impossibili, impensati che accadono in un attimo di incoscienza. Il suo tormento è vedere che tutti, come lui, possono in un attimo commettere atti di cui non si sa più nulla, passato quell’attimo, estinto il mistero; ed è preso da questo violento desiderio di scoprire negli altri questi delitti fino a condurre la vicenda in una danza mortale che porterà al colpo di scena finale.
Quello scritto da Pirandello è un dramma destabilizzante, che parla con straordinario acume psicologico della crisi generale dell’uomo contemporaneo, un dramma che non lascia scampo alcuno all’essere umano. Un balletto straziante tra i personaggi nella demolizione della loro esistenza “sicura” e “borghese” e che porta ad una fortissima identificazione emotiva tra lo spettatore e i personaggi.
La regia intende restituire al testo la straordinaria capacità d’indagare l’animo umano e le tortuose relazioni che abbiamo con noi stessi e poi con gli altri; ansie, paure, malesseri, malinconie, dolori, solitudini che si confondono in una danza macabra e straziante che ci trascina nell’inferno privato delle nostre coscienze. Scene e musiche, daranno un apporto fondamentale a questo viaggio nel mondo dei rapporti tra gli esseri umani, nell’inconscio, nella psiche, di cui sono proiezioni.