Il Ministero dell’innovazione tecnologica e digitale interviene sulla vicenda “Fos” che sta tenendo banco nelle ultime settimane. «Il bando non mette a rischio il futuro dello stabilimento».
Il Ministero dell’innovazione tecnologica e digitale rompe il silenzio e interviene sulla vertenza “Fos”. «Il bando sulla fibra ottica? Coerente con gli interessi nazionali». Il bando in questione, “Italia1Giga”, che ha ricevuto in totale uno stanziamento di 3,7 miliardi di euro «ha l’obiettivo di garantire connettività a circa 7 milioni di civici, e non prevede l’uso di specifiche tecnologie come richiesto dal principio di neutralità tecnologia, rispettando tutte le normative italiane ed europee in materia» scrivono dai dicasteri romani in una nota stampa volta a mettere a tacere le polemiche e le preoccupazioni delle ultime settimane, quando le segreterie nazionali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec hanno chiesto un incontro urgente in Confindustria con i vertici della “Prysmian”, aprendo di fatto ufficialmente la vertenza e il tavolo di crisi. Alla base della preoccupazione dei sindacati, c’è il futuro dello stabilimento “Fos” di Battipaglia, e i circa 900 posti di lavoro, diretti e indiretti, che da anni la fabbrica garantisce.
La scelta della multinazionale “Prysmian” di preferire gli investimenti nel territorio d’Oltralpe, a Douvrin, forti della decisione del governo francese di acquistare la fibra ottica in house, ha suscitato malcontento e preoccupazione tra le Rsu che hanno parlato chiaramente di «futuro a rischio» per la “Fos” di Battipaglia, storica realtà industriale leader nel settore della produzione di fibra ottica in tutt’Italia. «Tra i criteri di gara sono previsti criteri di valutazione specifici per premiare soluzioni di rete che siano adeguatamente dimensionate e scalabili, e che offrano prestazioni migliorative rispetto a quelle standard. Tali criteri hanno l’obiettivo di incentivare i partecipanti a fare offerte in cui la componente tecnologica, inclusa la tipologia di fibra, sia di massima qualità» continua la nota del Mitd.
La tesi dei sindacati, secondo la quale il governo nazionale preferirebbe comprare in Cina o in Corea, preferendo il risparmio alla qualità, a detta del Ministero è «priva di ogni fondamento. Il bando non mina la concorrenzialità e la tenuta occupazionale dello stabilimento Fos Prysmian di Battipaglia, che anzi dovrebbero beneficiare dei rilevanti investimenti previsti da questa iniziativa e dagli altri bandi Pnrr pubblicati e da pubblicare (cinque in totale)». Anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il parlamentare Federico Conte, il consigliere regionale Michele Cammarano, e la sindaca Cecilia Francese, nei giorni scorsi, avevano espresso preoccupazione per il futuro della “Fos” e per le scelte del governo. Solamente il vertice tra i sindacati, Prysmian e Confindustria, atteso per lunedì, potrà dare le prime risposte ai lavoratori della Fos.