Bandiera nazi al corteo della Pace di domenica scorsa. Gli organizzatori prendono le distanze dalle infiltrazioni neonaziste: «Lo spirito della manifestazione era altro».
Al corteo della Pace spunta la bandiera nazi. Polemiche a Battipaglia per la manifestazione pacifista andata in scena domenica pomeriggio, alle 15, dalla chiesa “San Gregorio VII” fino al centro cittadino. In testa al corteo, alcune persone non identificate, hanno fatto sventolare il vessillo dei neonazisti ucraini di Pravyj Sektor. A farlo notare è stato l’ex consigliere regionale, e attivista ambientalista, Raffaele Petrone. «Sono assolutamente certo della buona fede di chi ha preso parte alla manifestazione – commenta Petrone -. Io ho voluto solamente sottolineare che in momenti delicati come questi, dove si rischia di spostare l’asse sul piano ideologico, chi organizza una manifestazione del genere deve fare attenzione. Deve vigilare e informarsi sui possibili rischi».
E l’organizzatrice del corteo, la consigliera comunale di maggioranza Angela Ventriglia, esprime il suo rammarico. «Io non ne sapevo nulla – afferma Ventriglia – me ne sono resa conto quando ha cominciato a circolare la foto. È probabile che io, come tanti altri che in buona fede hanno preso parte al corteo, non ho ben presente il vessillo. Non me ne sarei mai accorta. E il rammarico c’è, perché se lo avessimo saputo avremmo agito diversamente, magari invitando il manifestante a non esibirla. Da quei simboli e da quelle ideologie prendiamo nettamente le distanze, sia chiaro».
Nemmeno i parroci l’hanno notata. «Anche Don Michele Olivieri, della parrocchia di San Gregorio – aggiunge Ventriglia – non se n’era reso conto. Ne abbiamo parlato domenica sera quando la foto ha cominciato a circolare». E il presidente provinciale dell’Anpi Salerno, Ubaldo Baldi, aggiunge: «Quello che posso dire è che la bandiera è stata sventolata, sul finire del corteo, e in maniera nascosta, anche alla manifestazione di Salerno. A Battipaglia è stata evidente, ed amplificata anche dal commento fatto da Petrone sui social. Sinceramente non sappiamo se è una persona che la porta in giro, o sono i fascisti italiani che ne approfittano per infiltrarsi. Questo non possiamo dirlo: in provincia la presenza di Forza Nuova è massiccia. Chiaramente è una cosa che dà fastidio perché non c’entra nulla con la guerra e l’orrore di questi giorni che sta colpendo tutti. Siamo stati molto chiari: voler politicizzare con riferimenti novecenteschi quello che sta accadendo è un errore». In città, l’episodio ha fatto molto discutere. Ma sono numerosi i cittadini, schieratisi a difesa dei cortei, che hanno sottolineato sia la buona fede della presenza alle manifestazioni, sia l’ignoranza in materia che talvolta può indurre i partecipanti a non riconoscere i vessilli neonazisti ucraini.