Sottopasso di via Colombo: il progetto saltato adesso torna in pole. Il Comune ci riprova e lo candida al Pnrr per ottenere i fondi della progettazione.
Sottopasso di via Colombo, undici anni dopo ecco il nuovo progetto di fattibilità. La lunga attesa per adesso vale una richiesta di contributo per la progettazione: l’Ente di piazza Aldo Moro chiede 900mila euro e prova a pescarli dai fondi del Pnrr, il piano nazionale messo in campo dal governo per rilanciare l’economia dopo l’emergenza pandemica. E rispetto al passato il progetto si ampia: l’idea è quella di creare un collegamento dal tratto che cominci da viale Colombo, nel cuore del rione Sant’Anna, e finisca su viale Inghilterra, nel cuore dell’area industriale di Battipaglia. Un’opera faraonica, che secondo i tecnici del Comune vale circa 16 milioni di euro. Quasi 4 in più rispetto al precedente progetto, nato in seno all’amministrazione guidata dall’ex sindaco Giovanni Santomauro nell’ambito dell’insieme di opere del Piu Europa da 38 milioni di euro.
Opere per metà finanziate dalla Regione Campania, i cui progetti, però, nel 2015 vennero rimodulati a causa delle enormi difficoltà economiche in cui versava l’Ente. Adesso a Palazzo di Città è in corso un secondo tentativo. La delibera dello scorso 11 marzo, che parla di «messa in sicurezza della strada comunale di collegamento del centro cittadino con l’agglomerato Asi: via Colombo, sottopasso ferroviario, viale della Previdenza e viale Inghilterra» ha dato il via libera per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dando mandato al Settore tecnico, guidato dall’ingegnere Carmine Salerno, di predisporre la richiesta di contributo ai dicasteri romani: 900mila euro circa per la copertura della spesa di progettazione. Le prime risposte, fanno sapere dagli uffici della casa comunale, arriveranno entro l’estate prossima. Se dei 320 milioni di euro messi a disposizione dal governo nazionale, Battipaglia dovesse ricevere quanto richiesto partirà la gara per l’aggiudica dei lavori.
Il sottopasso ferroviario di via Colombo, dunque, è ancora un miraggio. Nonostante siano trascorsi già 4 anni da quando il presidente della giunta regionale campana, Vincenzo De Luca, venne in visita a Battipaglia in compagnia dell’allora capostaff Franco Alfieri per l’inaugurazione della nuova sede dell’Inps e per visitare il cantiere Piu Europa e il centro d’interscambio che sarebbe dovuto sorgere. Promise «uno sforzo per realizzare il tunnel che serve a collegare le due parti della città» assicurando alla sindaca Cecilia Francese che sarebbe stato «uno degli investimenti da fare come Regione». Ad onor del vero, De Luca a Battipaglia venne anche l’anno prima, nel 2017, sempre in visita al cantiere Piu Europa con gli ex sindaci Gennaro Barlotti e Giovanni Santomauro, oltre alla prima cittadina Francese, garantendo fondi regionali per finanziare l’opera.
Che all’epoca fu inserita nel programma triennale delle opere pubbliche, pianificata per il 2018 e il 2019. Un progetto così articolato: la lunghezza complessiva di circa 490 metri, di cui 90 metri in galleria e 200 per ognuna delle due rampe a cielo aperto. La larghezza interna di 14 metri, con due corsie di marcia ampie 3,50 metri l’una, con relativa banchina di mezzo metro, due marciapiedi di servizio di larghezza pari a 1,50 metri e addirittura una pista ciclabile di 3 metri. L’altezza minima utile è fissata intorno ai 6 metri. Se dovesse andare in porto, si tratterebbe del quarto attraversamento veicolare della linea ferrata in tutta la città e del secondo nel centro: al momento, infatti, nelle aree extraurbane la città dispone di due attraversamenti, uno sulla Statale 18 e l’altro in zona industriale, senza contare quello storico tra via Rosa Jemma e via Roma.