L’opposizione va giù dura sulla vicenda del cimitero che ha sancito uno strappo tra gli alleati dell’ultima campagna elettorale, Giovanni Santomauro e Cecilia Francese.
Il cimitero che divide gli alleati, unisce l’opposizione. Le recenti dichiarazioni dell’ex sindaco Giovanni Santomauro, tirato in ballo dalla sua alleata, l’attuale prima cittadina Cecilia Francese, per il famoso bando del 2011 che a detta di quest’ultima sarebbe «stato fatto male» causando «i problemi di oggi legati al cimitero» ha destato scalpore in città, specialmente tra i consiglieri di opposizione che adesso puntano il dito contro l’anomala alleanza tra i due ex “nemici”. Luigi D’Acampora, consigliere in quota Partito Democratico, si domanda quale sia la regia che si nasconde dietro Francese: «Santomauro dice la sindaca si fa mettere in bocca parole da altri. Possiamo sapere chi sono questi personaggi? I suoi stessi alleati ritengono che la sindaca non ragioni autonomamente. Sinceramente le dichiarazioni di un ex sindaco, suo alleato, e di un consigliere di maggioranza (Anzalone, ndr), destano molte preoccupazioni. Anche perché, a dirla tutta, in 6 anni la Francese non è stata capace di risolvere il problema del cimitero, ma lo ha aggravato» esclama D’Acampora che, in una recente intervista, aveva pure difeso l’amministrazione del 2009 durante la quale ha svolto il ruolo di consigliere.
Rincara la dose anche Maurizio Mirra di Civica Mente: «Il pasticcio del cimitero ricadrà sulle spalle dei battipagliesi, come sempre. Ma questo botta e risposta tra “alleati” mette in luce il solito problema di questa città: ovvero le coalizioni composte solamente a scopo elettorale, messe insieme per vincere e non governare, e basate sugli stessi interessi senza una visione». E Giuseppe Provenza, del Gruppo misto, parla addirittura di messa in scena. «Ho seri dubbi sulla fondatezza del litigio – commenta il legale battipagliese – mi sembra una messa in scena, ma sarò pronto a ricredermi solo dopo atti, fatti e prese concrete di posizione da parte dei “santomauriani” Egidio Mirra e Salvatore Anzalone. Sul problema cimitero, invece, posso dire che ho svolto il mio lavoro portando l’argomento al centro del dibattito, e costringendo la sindaca a doverlo affrontare dopo 5 anni di puro immobilismo».