Vertenza “Fos”, giorni cruciali per lo stabilimento di via Spineta. Domani incontro al Mise con i sindacati e con la proprietà. In ballo il futuro della storica fabbrica di fibra ottica, pressioni sul governo per il bando nazionale.
Quattro mesi dopo il sit-in di protesta, il Mise apre le porte alla Prysmian per discutere della vertenza che interessa lo stabilimento “Fos” di Battipaglia. L’appuntamento è previsto per domani mattina alle 10, in via Veneto 33, nella sede del Ministero dello sviluppo economico. Sono ore cruciali per il futuro della fabbrica di via Spineta che, dopo il tavolo di crisi aperto a febbraio di quest’anno con la vertenza in Confindustria, attende risposte dal governo in merito al bando nazionale sulla fibra ottica, rispetto al quale la preoccupazione sembrerebbe legata all’intenzione del governo nazionale di preferire i mercati asiatici perché più economici, e alle decisioni della multinazionale che per ora ha bloccato il maxi investimento da 60 milioni di euro a Battipaglia, che servirebbe a dar vita a un secondo stabilimento a ridosso di quello già esistente, puntando ad espandere il sito di Douvrin, nel territorio d’Oltralpe, forte delle rassicurazioni avute dal governo francese.
La novità, questa volta, è rappresentata dal fatto che non ci saranno solo i sindacalisti a discutere: sarà un tavolo a tre con la partecipazione anche dei vertici aziendali della Prsymian. Il tempo ormai stringe: entro fine luglio, infatti, il governo centrale dovrà definire con chiarezza dove acquistare la fibra ottica. In Francia, ad esempio, la Prysmian ha già stabilito con certezza i futuri investimenti. E se Battipaglia non dovesse ottenere i risultati sperati, i sindacati sono già pronti a scioperare e manifestare contro il governo. La prima mossa sarà quella di fare appello agli onorevoli del territorio. In ballo ci sono circa 900 posti di lavoro che, tra diretti e indiretti, la “Fos” di via Spineta garantisce ogni anno.