Il Rodopa riapre le porte ai richiedenti asilo: sono 30 i migranti arrivati nella capofila della Piana del Sele in cerca d’un tetto. Alloggeranno nel residence della famiglia Caprino dopo la chiusura temporanea dell’anno scorso.
Il Rodopa riapre i battenti e torna ad ospitare i richiedenti asilo. Circa 30 giovani provenienti dalla Tunisia sono arrivati in questi giorni nel residence della famiglia Caprino, chiuso temporaneamente per 10 mesi nel 2021. Martedì mattina hanno messo piede per la prima volta al Rodopa alla presenza dei carabinieri e della polizia di Stato, in quell’albergo trasformatosi in centro d’accoglienza nel 2016, costretto alla serrata però a novembre del 2021 perché fuori graduatoria.
La nuova gara indetta a marzo dell’anno scorso, però, ha dato una nuova chance al residence dei Caprino che questa volta sono riusciti a piazzarsi bene nella graduatoria che di anno in anno la commissione stila, forti anche d’un protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi con l’Ente di piazza Aldo Moro. Da qualche giorno, dunque, il Rodopa ospita cinque famiglie tunisine, con molti minorenni, che vanno dai 2 ai 15 anni, sbarcati a Lampedusa dopo il viaggio della speranza in mezzo al mare.