Il magistrato napoletano Catello Maresca ha presentato il suo libro a Palazzo di Città all’interno di un evento promosso e organizzato dal Forum dei Giovani di Battipaglia.
Il giudice antimafia ospite a Battipaglia. Catello Maresca, magistrato napoletano autore del libro “La banalità delle mafie”, ieri pomeriggio, nella sala “Domenico Vicinanza” del Comune ha presentato il suo scritto all’interno della manifestazione promossa e organizzata dal Forum dei Giovani di Battipaglia. Il pm divenuto noto a seguito della cattura di “Sandokan”, appellativo assegnato al super boss casertano Michele Zagaria, latitante per ben 16 anni, e nel 2021 candidato a sindaco nella città di Napoli tra le fila del centrodestra (oggi ricopre il ruolo di consigliere comunale ed è in aspettativa), ha parlato a una platea composta perlopiù da giovani. «Quando mi è stato chiesto di scrivere un libro sulla mafia l’ho fatto per i ragazzi. il titolo desta tanta curiosità, quindi significa che funziona ed è un bene. Ho scelto questo titolo perché credo che la mafia sia particolarmente complessa, ma probabilmente nessuno lo avrebbe comprato se avessi cambiato titolo (ride, ndr). Scherzi a parte, credo che bisogni allenarsi a spiegare le cose complesse in maniera semplice, altrimenti la maggior parte delle persone non se ne interessa».
Assente, per motivi istituzionali, la sindaca Cecilia Francese che non ha mancato di portare i suoi saluti tramite l’assessore alle politiche sociali, Francesca Giugliano, e il consigliere provinciale Vincenzo Clemente. Un tavolo dell’ordine lo si potrebbe definire: accanto a Catello Maresca c’erano Giuseppe Fedele, vicequestore della Polizia di Stato a Battipaglia, e Samuele Bileti, neo comandante della compagnia dei carabinieri di Battipaglia. Il primo ha ricordato come oltre alle mafie “tradizionali” oggi lo Stato si trova a combattere anche contro nuovi fenomeni di criminalità organizzata, meno radicata ma più difficile da scardinare, di origini straniere. Bileti, invece, ha raccontato cosa lo ha spinto ad indossare la divisa sin da giovanissimo, ricordando la sua scuola elementare, in Sicilia, che dopo 25 anni nonostante i finanziamenti ricevuti non è mai stata rifatta e sottolineando come sia stata la Mafia ad infiltrarsi tra i colletti bianchi, una situazione che ha fatto maturare in lui il desiderio di combattere qualsiasi forma di illegalità. Presente anche Lorenzo Forlano, delegato al Forum dei Giovani, che assieme al coordinatore Nicola Paladino si sono detti onorati di aver potuto discutere di questi temi e con queste personalità.