Martedì 7 maggio, alle ore 14.30, è previsto un presidio nei pressi del rettorato dell’università di Salerno, organizzato dal sindacato studentesco “Link Fisciano” per chiedere le dimissioni di Aurelio Tommasetti, Rettore dell’ateneo candidatosi con la Lega di Salvini alle prossime elezioni europee.
Continua la protesta all’università di Salerno. Da una parte il Rettore candidato con la Lega, dall’altra gli studenti che hanno ne chiedono le dimissioni. E di recente, al coro del sindacato studentesco “Link Fisciano“, si sono uniti gli studenti di medicina dell’ateneo salernitano. In un articolo comparso su Salerno Sera, infatti, si legge: «Ci preme sottolineare che le dimissioni, seppure non dovute, sarebbero segnale di trasparenza e di garanzia dell’indipendenza dell’istituzione universitaria in tutte le sue componenti. Tale fine dovrebbe essere perseguito da tutti i rappresentanti del mondo accademico, dai rappresentanti degli studenti ai rappresentanti dei docenti e del personale tecnico amministrativo, fino al Magnifico Rettore, massima espressione della rappresentanza universitaria all’esterno. Per tale motivo, nel ribadire la necessità delle immediate dimissioni, intendiamo farci promotori di un documento che coinvolga tutte le associazioni studentesche, gli studenti indipendenti, i docenti e il personale tecnico amministrativo che condividono le nostre posizioni e siano mossi dagli stessi nostri valori e principi».
E nella giornata di domani, martedì 7 maggio, alle ore 14.30, è previsto un presidio organizzato da Link Fisciano, nei pressi del rettorato, per chiedere le immediate dimissioni di Aurelio Tommasetti alla luce della sua candidatura con la Lega. «Appresa la notizia della candidatura del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno alle imminenti elezioni europee con la lista Lega – Salvini Premier ci siamo espressi con tutti gli strumenti a nostra disposizione – dice Giuseppe Luisi, coordinatore di Link – per evidenziare una situazione anomala. Riteniamo che l’Università debba essere uno spazio di cultura e democrazia aperto al confronto, ma anche libero da strumentalizzazioni partitiche di qualsivoglia orientamento politico che possano in qualche modo indirizzare e condizionare la discussione e la gestione d’ateneo. Con la sua candidatura Aurelio Tommasetti ha posto il logo di un partito su un’istituzione pubblica venendo moralmente meno al suo ruolo di garante dell’intera comunità accademica comprendente la docenza, la componente studentesca, il personale tecnico amministrativo, i lavoratori e le lavoratrici del comparto pulizie».