C’è il progetto per la nuova pubblica illuminazione a Battipaglia, a cura dello studio milanese GMS. Un’opera da 2,7 milioni di euro che dovrebbe “accendersi” entro il 2023
È stato presentato ieri mattina a palazzo di città il progetto per la nuova pubblica illuminazione in città. Un ambizioso progetto finanziato interamente dai fondi Pics, per una spesa totale di 2,7 milioni di euro. «Il bando per la gara d’appalto scadrà il 23 novembre, puntiamo a partire con i lavori a inizio 2023 che dovrebbero vedere la conclusione a fine 2023, se riusciamo a seguire i lavori con puntualità», specifica il consigliere Salvatore Anzalone, delegato ai Pics.
Cambiare il volto di Battipaglia passando attraverso le sue lampadine, ottimizzando allo stesso tempo i costi ed illuminando aree della città rimaste per troppo tempo al buio. Sono queste le principali ambizioni del progetto, illustrato nel corso della conferenza stampa dallo studio GMS di Milano
«Questa è solo una parte dell’intervento dei Pics, adesso stiamo procedendo con la programmazione a scavalco 2021/2026 che la Regione dovrà approvare dove puntiamo ad inserire un’altra fetta di pubblica illuminazione che dovrebbe riguardare le zone che portano alla Litoranea» ha spiegato Anzalone, a cui ha fatto eco la Sindaca Cecilia Francese: «Avremo anche illuminazione in zone periferiche della città. In un momento di crisi come questo l’illuminazione a led ci darà una mano a contenere i costi, anche se non basta».
Ad illustrare gli obiettivi e i dettagli dell’ambizioso progetto è stata l’architetto Francesca Floris dello studio milanese GMS: «Abbiamo massimizzato il risparmio energetico dell’impianto di illuminazione andando a diminuire i consumi energetici con la riqualifica delle lampade e installazione di sorgenti a led, che ci porteranno a dimezzare oltre la metà i consumi attuali, con un’efficienza maggiore delle prestazioni».
I numeri
Attualmente a Battipaglia ci sono 124 quadri elettrici di comando e 4900 complessi di illuminazione. Il 53% di questi è costituito da armature stradali, mentre il 16% è caratterizzato da lanterne e apparecchi di decoro e arredamento urbano. Tipologie installate in aree centrali o percorsi pedonali e aree verdi. Ad oggi l’82% sono ad alta pressione mentre solo il 3% è di nuova generazione, ovvero a led.
Il passaggio post operam prevede l’aumento di complessi di illuminazione a 5008, anche in aree rurali, e riduzione degli impianti di comando a 116, con rimozione di impianti elettrici non necessari ai fini progettuali. Gli obiettivi sono quattro: massimizzazione del risparmio energetico, mesa in sicurezza e adeguamento normativo, ottimizzazione delle prestazioni visive e contenimento dell’inquinamento luminoso.
Il 71% dei nuovi impianti elettrici verrà completamente sostituito e ognuno di essi sarà soggetto a manutenzione costante.