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Sono sette gli immobili e le opere abusive, relative al mese di giugno, realizzate sul territorio battipagliese. Lo dicono i dati del report pubblicato sul sito del Comune.

Non sono solamente tante le colate di cemento nella città di Battipaglia. A volte sono pure abusive. Il report pubblicato sul sito dell’Ente, relativo al mese di giugno, parla di sette tra immobili e opere che sarebbero state realizzate abusivamente. Tre di queste sono state raggiunte da un’ordinanza di demolizione, in un solo caso l’autorità giudiziaria ha adottato un provvedimento.

I DETTAGLI 

Ma vediamo la situazione nel dettaglio: innanzitutto, la generalità dei committenti è stata oscurata. La prima opera abusiva è situata in via Idrovora, il tipo di abuso contestato è la “difformità ai titoli edilizi” e due mesi dopo la diffida presentata è stata ordinata la demolizione; la seconda è in località Santa Lucia, abusiva perché i lavori sarebbero partiti in assenza di permesso a costruire ed in difformità dai permessi di costruire rilasciati. Anche in questo caso l’ordinanza di di demolizione è avvenuta due mesi dopo la diffida;

il terzo caso, l’unico arrivato a sentenza, riguarda l’immobile situato in via Verdesca eseguita in assenza di permesso a costruire: il ricorso al Tar da parte dei proprietari è stato respinto costringendo questi ultimi a un risarcimento di 1.500 euro all’Ente; per gli altri quattro casi, fino ad ora, c’è solo una comunicazione di avvio del procedimento: via Napoli (occupazione non autorizzata di suolo pubblico); via Brodolini (difformità al titolo); via del Centenario (frazionamento in assenza di titolo edilizio); via Brodolini (opere pertinenziali eseguite in assenza di Cila).

ABUSI EDILIZI COME AVVENGONO E CHE CONSEGUENZE HANNO?

Il fenomeno illegale dell’abusivismo edilizio consiste nella costruzione di immobili e opere in violazione delle regole all’uopo imposte dalla legge. In genere avvengono per due motivi: la mancanza del permesso a costruire o della S.C.I.A. (la denuncia di inizio attività) oppure l’edificazione di opere che violano vincoli paesaggistici, ambientali, storici, archeologici, stradali o ferroviari.

La legge prevede tre tipi di sanzioni diverse: amministrative, se l’opera deve essere demolita; civile, se gli immobili non sono commerciabili; penale se l’abusivismo costituisce reato.