C’è un’enorme sfida che tutti i cittadini sono chiamati a compiere, ed è quella della partecipazione alla vita politica e democratica del paese.
Nella società liquida dove nulla ha più valore e le ideologie sono morte, sostituite da deboli simulacri, e dove deboli sono i legami sociali, il problema è come far appassionare le persone, al fine di farle partecipare alla costruzione di una nuova società.
Questo compito risulta molto più arduo ora, poiché vivono tempi in cui la politica è solo contesa sui social, le parole valgono solo nel momento in cui sono pronunciate e subito dopo dimenticate, sconfessate, reinterpretate.
Perciò a Battipaglia, il movimento trasversale, a difesa della salute e della possibilità di vivere dignitosamente senza essere ammorbati dai rifiuti, che si è creato tra cittadini, associazioni di categoria, commercianti, ragazzi, scuola, è di vitale importanza.
I mali irrisolti della nostra società li conosciamo: l’inconsistenza della classe politica, il trasformismo, gli scandali di corruzione, l’assenza di etica tanto nella politica quanto nella burocrazia, il perbenismo ipocrita, e sappiamo che questi mali ci hanno condotto a uno sfaldamento sociale in cui ognuno si è rintanato nel proprio angolino rimanendo indifferente a quanto attorno gli accade.
A Battipaglia invece domani ci sarà una grande mobilitazione civica, di protesta e di proposta, per scuotere la politica, per fargli ascoltare la propria voce forte, che dice NO agli interessi economici che violentano il territorio, una voce contraria costituita da 10000 e oltre voci di cittadini che hanno capito che occorre misurarsi sul terreno dello scontro politico, per far capire a chi detiene il potere in Campania che questa cittadina non può essere più utilizzata come immondezzaio.
E alla base di questa lotta, c’è anche la ribellione nei confronti degli indifferenti, che sono ovunque tra noi, i peggiori tra noi, quelli del “tanto non cambierà mai nulla”.
“Vivere vuol dire essere partigiani” e pertanto non possono esistere donne e uomini completamente estranei alle sorti della città poiché chi vive veramente non può non essere cittadino e parteggiare.
Per dirla compiutamente con le parole di Gramsci, l’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò sono orgoglioso di quanto di buono e propositivo tantissimi battipagliesi stanno facendo per il loro paese e per i loro figli, poiché partecipare all’azione sociale di costruzione della “città futura” è l’unico modo per concretizzare qualcosa. “L’indifferenza è il peso morto della storia”, è una palla di piombo a cui spesso ci siamo incatenati rifugiandosi nei social, nella indignazione relegata a qualche post arguto, che però è solo materia inerte in cui si affogano gli entusiasmi più splendenti”.
Invece a Battipaglia donne e uomini di diversa formazione, di diversa estrazione sociale, di diverso orientamento politico stanno spendendo da mesi il loro tempo nella lotta, quella più dura, quella di semplici cittadini contro il sistema politico-affaristico, e pertanto in forza di quanto queste persone hanno fatto in questi mesi occorre essere tutti presenti domani al loro fianco, perché noi tutti possiamo provvedere concretamente e quotidianamente a superare la sofferenza che stiamo patendo oramai da troppo tempo. Che sia il tempo dell’orgoglio, della rivendicazione, della lotta, della speranza.
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