Non si placano le polemiche dopo l’esondazione sventata del Tusciano
Civica Mente torna sulla questione con un comunicato
Il fiume Tusciano, dopo il terrore che ha seminato nella giornata di sabato, è ritornato a livelli modesti, lasciando dietro di sé uno strascico di polemiche che ha animato i cittadini, e non solo i residenti dei quartieri adiacenti al fiume, che si sono sentiti nuovamente abbandonati dalle istituzioni ad affrontare un possibile disastro. Sulla questione, con un comunicato stampa, è intervenuta anche Civica Mente.
L’associazione non si è concentrata soltanto sulla recente piena del Tusciano, ma ha invece incolpato la “politica dell’approssimazione” di tutte le tragedie ambientali del territorio battipagliese, dai miasmi all’inquinamento delle acque, passando per gli scarichi abusivi e la gestione dei rifiuti, non risparmiando un’esortazione ai cittadini, a rivolgersi alle urne, in occasione delle prossime elezioni, con una consapevolezza maggiore.
Il comunicato di Civica Mente
«La piena del Tusciano, lo straripamento del Vallemonio, l’allagamento di via Sturzo, seppur dovute ad eventi metereologici eccezionali, sono figli di una gestione del territorio improntata ad una rapina imperitura, ormai quarantennale», si legge nel comunicato di Civica Mente, che prosegue così: «Le tematiche ambientali hanno interessato negli ultimi mesi la nostra città, come mai accaduto in passato. Sarebbe riduttivo, però, ridurre il tema ai soli insediamenti industriali destinati alla trattazione dei rifiuti. La qualità dell’aria, le scelte sulla gestione dei rifiuti urbani con le ricadute sui cittadini in termini di costi e qualità del servizio, gli scarichi abusivi nel fiume Tusciano e la mancanza di balneabilità del nostro mare, la regimentazione delle acque sono ulteriori aspetti figli di una mala politica che da diversi lustri governa con mancanza di programmazione ed unicamente per spirito di sopravvivenza, cercando ogni volta di riciclarsi dietro a uomini seminuovi usati come paravento».
Nel mirino anche l’attuale amministrazione, «Ben poco ha fatto per programmare interventi che, nel futuro prossimo, possano evitare il ripetersi di episodi simili a quelli vissuti nella giornata di sabato». Ai cittadini dicono invece: «Affinché ciò sia possibile, anche tanti battipagliesi devono fare la propria parte, mettendo a disposizione le proprie competenze ed abbandonando, una volta per tutte, la logica del voto di parentela o di convenienza. Infatti, tale logica ha portato alla Battipaglia di oggi, dove spopolamento, mancanza di opportunità di lavoro, inquinamento ed invivibilità la fanno da padrone. In questa città si parla, ormai da anni ed invano, di PUC. Ebbene, il Piano Urbanistico Comunale non è solo un tecnicismo, ma è un modo per regolare il territorio evitando l’abusivismo selvaggio che ha portato a questa intollerabile situazione».
Il sostegno è fondamentale nella battaglia che Civica Mente intende fare: «Abbiamo bisogno degli uomini e delle donne di Battipaglia. Dei figli migliori di questa città che, senza secondi fini, diano una spallata a questi decenni di fallimenti e che, nell’arco del prossimo decennio, mettano in campo le proprie forze per far rinascere la nostra città».