Non necessario l’accordo sindacale (un’informativa è sufficiente), e la richiesta è consentita anche se non sono state godute preventivamente le ferie. Arrivano i chiarimenti dell’Inps, nella circolare 47/2020, sulla cassa integrazione in deroga, la misura straordinaria messa in campo dal decreto numero 18 del 2020 per tutelare aziende e lavoratori a fronte dell’emergenza Coronavirus.
La cassa integrazione in deroga, per un periodo massimo di nove settimane, non vede la necessità di un accordo sindacale, ma le aziende hanno comunque l’obbligo informare e aprire un confronto anche in via telematica con le parti sociali per una durata di tre giorni al massimo. Quest’atto non vincola in ogni caso l’autorizzazione a procedere alla richiesta.
Da come si evince nel decreto, il periodo coperto dalla cassa integrazione in deroga va dal 23 febbraio scorso al 31 agosto prossimo. Ulteriori aiuti per le aziende ubicate nelle ex zone rosse e gialle: potranno richiedere che il periodo della cassa integrazione in deroga venga raddoppiato. Come spiega l’Inps, la Cigo può essere richiesta anche se il plafond “ordinario” è stato consumato.
L’impresa in questione potrà inoltre anticipare le prestazioni, conguagliando gli importi nel modello F24. Considerata l’emergenza Coronavirus attualmente in corso, alle aziende è concesso anche richiedere all’Inps il pagamento diretto ai lavoratori.
Potranno richiedere l’ammortizzatore con causale “Covid-19 nazionale” anche le aziende con in corso già un’autorizzazione Cigo, assegno ordinario oppure che hanno già presentato una domanda, anche per periodi già autorizzate e per domande già inoltrate ma non ancora definite.
Non possono fare richiesta per la cassa integrazione in deroga i datori di lavoro che hanno diritto di accedere alle prestazioni ordinarie come Cigo, all’assegno ordinario garantito dal FIS o ai fondi bilaterali. Potranno invece accedere alla prestazione le aziende che hanno diritto solo alla Cigs come, ad esempio, le aziende della grande distribuzione organizzata e le agenzie di viaggio e turismo sopra i 50 dipendenti.