Giovedì 14 maggio 2020, alle ore 15, il consiglio comunale a Battipaglia si svolgerà per la prima volta in diretta streaming. Sarà un consiglio monotematico. Unico punto all’ordine del giorno: il bilancio degli interventi effettuati in questi due mesi di ‘lockdown’ e delle misure da adottare per la fase 2.
Quello del 14 maggio 2020 passerà alla storia di Battipaglia come il primo consiglio comunale in diretta streaming nella storia della democrazia cittadina. Mai prima d’oggi il parlamentino era stato costretto a riunirsi telematicamente. Sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e di opposizione, saranno collegati da remoto dalle proprie abitazioni o dai propri uffici. Tre mesi dopo lo svolgimento dell’ultima assise, i rappresentanti della città tornano a riunirsi per discutere il da farsi.
Un consiglio monotematico che vedrà come unico punto all’ordine del giorno il bilancio degli interventi effettuati nei due mesi di ‘lockdown’ e delle misure da adottare per la fase due. Ci sarà spazio anche per la mozione del consigliere Alfonso Baldi, che porterà all’attenzione del parlamentìno le proposte stilate la scorsa settimana assieme alle associazioni “Civicamente” e “Le Marianne”: 14 punti per ripartire e risollevare l’economia.
Il Covid-19 ha segnato un punto di svolta per l’intero Paese anche dal punto di vista politico. Dopo due mesi di stand-by, è ora di ripartire e di fare i conti con i problemi. Le attività al collasso, la riorganizzazione del commercio, l’aumento generale delle condizioni di povertà, sono solo alcuni degli effetti collaterali che il virus ha generato.
Per l’Amministrazione Francese, che si avvia verso l’ultimo anno di governo (sarebbe la prima volta da quando si vota con l’elezione diretta del sindaco), è ora dello sprint finale. C’è un Puc ancora da attuare (il 2020 è stato il termine promesso) e i problemi imprevisti, legati a questa fase emergenziale, da affrontare. Senza dimenticare le elezioni del 2021, alle quali la sindaca ha già annunciato di voler partecipare, che sembrerebbero aver acceso gli animi in una città dove il clima pre-elettorale è già nell’aria.