A pochi mesi dalle elezioni comunali scoppia il caso Eboli. Il deputato Federico Conte (Leu) ha depositato un’interrogazione parlamentare alla Camera per chiedere al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese una commissione d’accesso al Comune di Eboli per accertare eventuali collegamenti, diretti e indiretti, con la criminalità organizzata.
«Una commissione d’accesso al Comune di Eboli per accertare eventuali collegamenti, diretti e indiretti, con la criminalità organizzata o forme di condizionamento». È questa la richiesta del parlamentare Federico Conte (Leu) depositata questa mattina alla Camera dei Deputati.
«Chiedo al Ministro Lamorgese – si legge in una nota stampa – innanzitutto se sia a conoscenza della gravissima situazione del Comune di Eboli, su cui gravano molte indagini su gare pubbliche e su cui pesano diversi episodi allarmanti sul fronte della trasparenza e della legalità, non ultima la pesante intimidazione nell’ultima seduta dell’Assise cittadina ai danni della minoranza consiliare. Nel contempo chiedo al Ministro se non ritenga urgente disporre l’accesso agli atti, con le modalità previste dalla normativa, per accertare se emergano elementi di compromissione della libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento dell’amministrazione comunale».
UNA CRONOLOGIA PREOCCUPANTE PER IL COMUNE DI EBOLI
Nell’interrogazione depositata dall’avvocato ebolitano c’è una cronologia dei fatti che parte dal 2015 quando 9 persone, tra cui anche un ex dipendente comunale, furono arrestate nell’ambito di un’operazione della Dia che smascherò uno concessione di certificati di residenza falsi in cambio di voti alle primarie del Partito Democratico. Si fa menzione anche delle ultime elezioni amministrative del 2015, avvelenate dalle denunce per corruzione elettorale e procacciamento di voti che videro coinvolti un consigliere comunale e un ex calciatore dell’Ebolitana. E poi le diverse gare pubbliche indotte dal Comune di Eboli, come quella dell’affidamento diretto del Centro Polifunzionale SS. Cosma e Damiano alla coop. Ises, in bancarotta con 12 milioni di passivo, fino alla videosorveglianza e all’affidamento della Casa del Pellegrino (l’immobile pubblico realizzato con i fondi dell’Unione Europea) che vede le indagini concluse e il coinvolgimento di consiglieri comunali, esponenti della Giunta e del sindaco Massimo Cariello (indagato per abuso d’ufficio), sulla quale anche l’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) si è pronunciata inviando una delibera al Comune di Eboli firmata dal presidente Raffaele Cantone.
«L’Autorità Nazionale Anticorruzione dal 2016 ad oggi ha chiuso quattro istruttorie inerenti appalti a Eboli – si legge nell’atto parlamentare di Conte e Fornaro – inoltre nel marzo 2019 è stato arrestato un consigliere comunale mentre nel gennaio 2020 i carabinieri del Noe di Salerno hanno eseguito un sequestro preventivo dell’impianto di compostaggio del Comune di Eboli, denunciando tre persone, tra cui il Sindaco».