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Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca si sfidano per la terza volta consecutiva dal 2010. La prima volta trionfò il candidato del centro-destra, nel 2015 invece fu l’ex sindaco di Salerno a uscire vittorioso. Adesso si va alla “bella” di quelle che saranno le prime elezioni post Covid-19.

Non c’è due senza tre. Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca si sfideranno per la terza volta consecutiva dal 2010. Il centro-destra, con un po’ di ritardo, ha trovato condivisione sul nome e ha scelto di puntare su Caldoro anche per le prossime elezioni regionali che, con ogni probabilità, si terranno il 20 e 21 settembre prossimo.

Nel 2010, Caldoro vinse nettamente la prima sfida con il 54% dei consensi. All’epoca era il candidato del Pdl (Popolo della Libertà) e De Luca era ancora sindaco di Salerno. Cinque anni più tardi, la situazione si ribaltò: dopo l’esperienza ultraventennale come primo cittadino di Salerno, De Luca si candidò alle regionali con i favori del pronostico e batté, seppur risicatamente – 41% contro il 38% di Caldoro, a fronte di un’affluenza bassissima (poco più del 50%) – il suo sfidante. Oggi, per usare un termine calcistico, si giocherà la “bella”.

IL CENTRO-DESTRA SCEGLIE IL SUO CANDIDATO

La scelta del centro-destra, a seguito del summit tra i tre leader Berlusconi, Meloni e Salvini, è stata per certi versi obbligata: puntare su un nome nuovo avrebbe significato dire addio anche a quelle poche speranze di superare De Luca nei consensi. Ad oggi, infatti, stando ai sondaggi, il governatore uscente sembrerebbe avere la partita in pugno. Sul carrozzone politico dell’ex sindaco di Salerno stanno salendo tutti: da destra a sinistra, tant’è che anche il Partito Democratico ha lanciato segnali di preoccupazione in tal senso. La vittoria di De Luca sembra cosa certa.

E il centro-destra dovrà stare pure attento a non spaccarsi. I primi segnali, infatti, li ha lanciati già il segretario della Lega Matteo Salvini«Verrò in Campania ma è impensabile – dice a “Il Mattino” – che io possa fare campagna elettorale con un Cesaro, mi spettano oneri e onori». Chi invece si propone “nuovamente” come terzo incomodo è Valeria Ciarambino: anche questa volta sarà la candidata del Movimento Cinque Stelle. «Il progetto di una Campania destinata al fallimento, ben avviato con i protagonisti di Tangentopoli e della Prima Repubblica imbarcati da De Luca, si completa oggi con la ricandidatura di colui che da dieci anni si contende con il governatore uscente lo scettro di peggior presidente della nostra regione».