Compost sì, compost no. La vicenda continua a tenere banco a Battipaglia. E sembrerebbe sempre più concreta l’ipotesi di non realizzare l’impianto di Compostaggio a Battipaglia, previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti del 2016 entro la fine del 2021. Buonomo rassicura i lavoratori: “Nessun posto di lavoro a rischio“.
“L’impianto di Compostaggio non si farà“. Lo ripetono come un mantra, da diverse settimane, i vari esponenti politici. Ne sono convinti Cecilia Francese e il vicesindaco Angelo Cappelli, rassicurati anche dalle recenti dichiarazioni del presidente dell’Ente d’Ambito di Salerno, Giovanni Coscia.
C’è pure chi è preoccupato da questa possibilità. I sindacati, ad esempio. Che nei giorni passati hanno deciso di scendere in campo, spaventati dall’ipotesi di non realizzare l’impianto e di perdere dunque un’occasione di lavoro. «Le gare per la realizzazione sono state già espletate – ha dichiarato Erasmo Venosi, responsabile provinciale della Cgil – e i lavori già assegnati. Non realizzarlo potrebbe creare contenziosi giudiziari, con costi assai ingenti. Inoltre rappresenterebbe un ‘core business’ per la società Eco Ambiente. Non farlo ridurrebbe la creazione di posti di lavoro»
Michele Buonomo, candidato alle prossime elezioni regionali, in una recente intervista ha però rassicurato tutti: “Nessun posto di lavoro a rischio“. Lo storico esponente di Legambiente, ex presidente regionale, ha spiegato come la necessità di non realizzare l’impianto di compostaggio, a pochi passi da quelli già esistenti (Pontecagnano ed Eboli), non metterà a repentaglio la crescita occupazionale sul territorio. «L’impianto – dice Buonomo – sarà semplicemente delocalizzato. La creazione di nuovi posti di lavoro è al sicuro. Capisco le preoccupazioni dei sindacati, ma a loro dico di stare tranquilli».