I saldi non aiutano il commercio battipagliese. Lucia Ferraioli di “Rinascita” lancia l’allarme: «30% in meno dal post-lockdown»
Trascorso il periodo di saldi, anticipato dalla Regione Campania proprio per offrire il suo supporto ai commercianti, auspicando che, con un abbassamento dei prezzi della merce esposta, potessero tornare a vedere le proprie botteghe riempite da clienti e curiosi, dopo la crisi causata dalla pandemia globale Covid-19, è arrivato il momento di trarre un bilancio, che però pare non sorridere affatto ai negozianti battipagliesi. Lo fa sapere Lucia Ferraioli, presidente dell’associazione “Rinascita“, a tutela dei commercianti battipagliesi. Secondo la presidente, la situazione sarebbe non poco drammatica: «Situazione catastrofica. Si parla del 30% in meno di incassi dall’apertura post-lockdown, quindi prima dei saldi».
Che il commercio battipagliese si trovi con l’acqua alla gola è cosa nota, ed è possibile notarlo aprendo semplicemente gli occhi e guardandosi intorno, aggiunge la Ferraioli: «Non ci sono buste dei negozi nelle mani dei passanti, e negare l’evidenza in problemi così gravi non è mai la soluzione giusta. Lo vediamo anche nelle varie tematiche cittadine, come la crisi ambientale e quella economica».
È arrivato il momento di agire verso quel rumore assordante che fa una nuova saracinesca che si chiude, e a Battipaglia, ce ne sono tante. La presidente di “Rinascita” suggerisce di partire dalla manutenzione delle strade, per rendere la città più vivibile, restituendo così ai cittadini un posto bello e sano dove vivere: «I cittadini non ottengono servizi, gli viene anche negata una biblioteca. Tutte cose facilmente raggiungibili in piccoli comuni, ma che da noi diventano impossibili». Guardare al domani con fiducia e speranza è ancora una volta indispensabile per i negozianti, che popolano il centro cittadino e non solo.