Avviata la manutenzione della fontana nel quartiere Sant’Anna. Francese: «Siamo attenti alle istanze dei cittadini», soddisfatti i residenti, che chiedono: «Aspettiamo adesso una fondamentale potatura delle piante»
La messa a nuovo di una città parte anche dalla sua estetica, e quando si parla di estetica non si può non parlare di piazze e fontane. Proprio negli scorsi giorni sono arrivate segnalazioni di acqua sporca e detriti nella fontana di piazza Amendola, e l’amministrazione comunale ha deciso così di rimboccarsi le maniche, e dare nuova luce ad una ben nota fontana della città, quella del quartiere Sant’Anna.
Come rende noto la prima cittadina Cecilia Francese, attraverso la sua pagina Facebook, è attualmente in corso la manutenzione della fontana: «Nonostante le oggettive difficoltà derivanti da un Comune in riequilibrio di bilancio, questa amministrazione è da sempre attenta alle istanze dei cittadini e pone al centro del suo agire quotidiano l’esclusivo interesse degli stessi, finalizzato ad un progressivo e generale miglioramento della qualità della vita all’interno della nostra città», scrive la Sindaca.
L’intervento, che riguarda la sistemazione dell’interno della vasca e delle tubature, rappresenta una grande soddisfazione per l’assessore allo sviluppo urbano, Davide Bruno, che sta lavorando al fianco di Fidapa per un protocollo d’intesa che riguardi proprio le donne. Da qui l’impegno dell’assessore nella risistemazione della fontana, che ogni anno assume una particolare valenza sociale grazie ad una speciale targa a “sfondo rosa” che viene apposta presso l’opera.
Ad intervenire su questa importante manutenzione è Gianluca Falcone, residente del quartiere Sant’Anna: «Siamo contenti dell’intervento e del ripristino della fontana. Devo ammettere che l’amministrazione è molto presente nel nostro rione con vari interventi. Manca però sempre quello più importante, che riguarda la potatura delle piante. In vista dell’inverno è fondamentale, visto che con il vento potrebbero verificarsi danni di elevata entità. Siamo stanchi di continuare a richiederla, speriamo sia la volta buona».
