Lotta all’abusivismo: c’è l’ok della giunta comunale per abbattere le villette abusive in zona “Spineta”. Battipaglia si candida all’avviso del Mit.
Abbattere le villette in zona “Spineta”, è questo l’obiettivo della giunta comunale di Battipaglia che ha approvato la delibera per la demolizione degli immobili abusivi presenti sulla fascia costiera. Precisamente in località “Lago”. Manufatti ricadenti nella cosiddetta zona speciale forestale a tutela, e quindi soggetti a vincolo di inedificabilità.
«Il D.P.R. n.380/2001 stabilisce anche che se il responsabile dell’abuso non provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nel termine di novanta giorni dall’ingiunzione, il bene e l’area di sedime, sono acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune e che l’accertamento dell’inottemperanza alla ingiunzione a demolire, nel termine indicato, previa notifica all’interessato, costituisce titolo per l’immissione nel possesso e per la trascrizione gratuita nei registri immobiliari» si legge nella nota protocollata dall’assessore allo sviluppo Davide Bruno.
La lotta agli abusivi, come nel finire degli anni ’90, quando l’allora sindaco di Eboli Gerardo Rosania fece abbattere 73 villette abusive tra Campolongo e Foce del Sele. Nei tre anni successivi seguirono altri interventi per un totale di 472 costruzioni abusive, rifugio di latitanti mafiosi, di guardie penitenziarie e anche di qualche parente di vigili urbani. Fu uno dei colpi all’abusivismo più ricordati nella storia d’Italia, riuscendo a conquistare le prime pagine di diversi quotidiani nazionali. Costò anche qualche minaccia di morte all’ex primo cittadino ebolitano. Oggi, a Battipaglia, si prova a fare lo stesso. Chissà in quanto tempo, e con quale esito.
I costi? 68mila euro, con tanto di candidatura all’Avviso del Ministero delle Infrastrutture rivolto ai Comune per la concessione di un contributo a copertura del 50%, incluse spese tecniche e amministrative. La restante parte sarà a carico del bilancio comunale.
«La fascia costiera è un ambito territoriale particolarmente sensibile e di interfaccia tra le aree urbane e rurali con il mare. Le criticità strutturali – dichiara Davide Bruno – rilevate ed evidenziate negli strumenti di pianificazione regionale, provinciale e comunale impongono un’azione di contrasto all’erosione costiera, all’abusivismo e a qualsiasi fenomeno antropico rivolto a far permanere tali criticità. Stiamo dando continuità e sostanza all’opera di difesa della fascia costiera e dell’area pinetata contro gli abusi e a difesa della legalità come presupposto fondamentale dello sviluppo turistico».