Presentato ufficialmente “Arca dei Marchi“, il progetto di Luigi Viscido, animato da creativi e storici battipagliesi, che punta a raccontare la storia di Battipaglia ai più giovani attraverso i loghi delle aziende storiche
Prevista per dicembre una mostra all’interno del salotto comunale, in attesa di una “logoteca“, all’ex scuola E. De Amicis
Da un’intuizione “da grafico” di Luigi Viscido avvenuta mentre visionava alcuni materiali dello storico caseificio locale “Valtusciano“, è nato sotto il sole di Battipaglia uno dei progetti più interessanti degli ultimi tempi, l’Arca dei Marchi, che attraverso i loghi delle attività commerciali, e non soltanto, punta a riportare alla luce una storia, la nostra, finita tra la polvere in soffitta, e a portarla al cospetto delle nuove generazioni.
A Luigi Viscido si sono poi affiancati dei compagni di viaggio che, armati di grande curiosità e passione, si sono tuffati insieme al grafico battipagliese in quest’avventura: Enzo Castaldi, Paolo De Vita e Alfonso Amato. Il progetto, sposato dal Rotary Club di Battipaglia, è stato presentato ufficialmente venerdì presso il Municipio della città.
Da “Valtusciano” a “Baratta“, passando per il biscottificio “La Fornarina” e l’olio d’oliva “Vicinanza“. Sono tantissimi i marchi che hanno già preso posto sull’Arca battipagliese, ma ancora tanti aspettano di essere scovati e ritornare al loro antico splendore. Grandi attività e aziende, ma anche piccoli punti commerciali, che hanno comunque contribuito alla storia. Per far sì che ciò accada sarebbe necessario il sostegno della popolazione battipagliese, in una fitta rete che potrebbe, logo dopo logo, ricomporre il puzzle della grande storia di Battipaglia.
A illustrare i prossimi progetti per l’Arca dei Marchi è l’artista Luigi Viscido: «Per dicembre faremo una mostra con dei totem movibili. Quattro totem con 120 marchi, nel salotto comunale». Tra i piani per la divulgazione del progetto c’è anche un libro, che con rappresentazioni dei loghi e brevi nozioni delle aziende, rappresenterebbe un gran pezzo di storia della città bagnata dal fiume Tusciano: «Il libro è la grande scommessa di questo progetto», dice Viscido.
Di rilevante importanza sarebbe anche un coinvolgimento dei giovani, in particolare delle scolaresche, che attraverso i loro nonni potrebbero contribuire alla riscoperta dei loghi delle aziende del territorio: «I ragazzi, con la loro vivacità e la loro tenacia, potrebbero rivelarsi una chiave importantissima. Non si tratta di una semplice raccolta di marchi. I ricordi dei nonni di quelle aziende potrebbero infatti arricchire il progetto. Il passaggio nelle scuole è indispensabile».
«È un progetto molto importante, dimostra che Battipaglia ha una sua storia. La filastrocca “Battipaglia non ha una sua identità” deve finire – dice il presidente di Rotary Club Battipaglia, Federico Del Grosso –. L’obiettivo è quello di una logoteca con la collaborazione dell’amministrazione, che ci ha promesso una stanza all’interno della De Amicis. Un lavoro che deve proseguire nel tempo, fondamentale sarà la partecipazione della cittadinanza».
Tra i piani di Enzo Castaldi, uno degli storici che ha partecipato alla genesi dell’Arca dei Marchi, c’è quello di riportare in auge anche tutte le radio che, nel corso degli anni, hanno accompagnato la vita dei battipagliesi. A tal proposito lancia un appello a tutte le persone che, con quelle emittenti, hanno lavorato: «Ricostruiamo insieme il passato radiofonico di Battipaglia».
Ecco alcuni dei loghi presenti su www.arcadeimarchi.it