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Ottocento anni di storia tirati giù dalle pietre. L’epilogo più drammatico per l’arco medievale del castello longobardo di Olevano sul Tusciano. Ieri pomeriggio, un video ha cominciato a circolare in rete: si vedono dei sassi scagliati contro l’arco che, dopo qualche secondo, crolla.

Una ragazzata, molto probabilmente. Il giovane, quasi certamente incosciente del valore storico dell’arco, si è reso responsabile di un danno irreparabile. Il video e le foto hanno fatto il giro del web. Tra i primi a denunciare l’accaduto è stato Pietro D’Aniello, presidente della Pro Loco. Anche il sindaco di Olevano, Michele Volzone, ha comunicato di voler sporgere denuncia contro ignoti. Un pezzo di storia cancellato da un ragazzino incosciente.

 

A tal proposito, è intervenuto anche il professore di storia medievale all’università della Basilicata, Alessandro Di Muro. «L’arco è stato colpito nella chiave di volta ed è crollato subito – commenta il docente universitario –. Era situato all’interno del Palazzo del castello di Olevano, nella parte più alta. Parliamo di un ambiente del 1200, a metà del tredicesimo secolo. Versava già in uno stato di abbandono. Questo è stato il colpo di grazia». E la ricostruzione? «Non sarebbe possibile – prosegue Di Muro – e non ne varrebbe la pena. Forse potrebbe essere questo il pretesto per recuperare l’area del castello, che è di proprietà del Comune di Olevano, acquistato nel 1911 al prezzo di 100 lire. Un simbolo molto importante che apparteneva al barone di Olevano, purtroppo è abbandonato da troppi anni».