La Corte dei Conti potrebbe indagare per spreco di danaro pubblico. La denuncia arriva dall’ex assessore Giuseppe Provenza che ha presentato un esposto per denunciare l’iter procedurale che ha portato 500mila euro nelle casse dei Padri stimmatini per ospitare gli alunni “sfrattati” dell’ex scuola “Francesco Fiorentino”.
Lo “spettro” della Corte dei Conti incombe nuovamente sulla città di Battipaglia, e sull’ex scuola “Francesco Fiorentino”, chiusa nel 2018 per il mancato rispetto delle normative antisismiche. L’esposto arriva direttamente da un ex di quest’amministrazione: l’avvocato Giuseppe Provenza, già assessore con la Giunta guidata dalla sindaca Cecilia Francese.
L’ACCUSA DI PROVENZA
Secondo l’avvocato battipagliese l’iter procedurale, che ha portato nelle casse dei Padri stimmatini dell’ex seminario “Opera Bertoni”, oltre 500mila euro per la concessione dell’immobile che da due anni ospita gli alunni “sfrattati”. Il primo aspetto portato all’attenzione della Corte dei Conti riguarderebbe l’incarico di perizia affidato a una ditta che, stranamente, depositò e protocollò le perizie il giorno prima di ricevere l’incarico. L’ex “Fiorentino” e il plesso “Giancarlo Siani” furono dichiarati inagibili, mentre per la scuola “Marconi” la scuola “Kennedy” i test furono meno approfonditi.
A quel punto, l’amministrazione comunale decide di dislocare gli alunni dei plessi nell’ex seminario “Opera Bertoni”. In due anni, le spese hanno superato il mezzo milione di euro: questo il prezzo per il diritto allo studio dei ragazzi del quartiere Sant’Anna. Le carte sono finite sul tavolo del procuratore Ferraro. L’ultima parola spetterà alla Corte dei Conti.
LA DIFESA DELLA SINDACA FRANCESE
«Non c’è nessuna indagine da parte della Corte dei Conti». Il monito arriva dalla prima cittadina Cecilia Francese. «La nostra amministrazione ha portato un finanziamento di otto milioni di euro – prosegue la sindaca – per ricostruire daccapo un edificio scolastico. Le risposte vanno date ai cittadini non a figure più o meno addette al mondo della politica». Cecilia Francese non ci sta ed è un fiume in piena. «Andrebbe chiesto a chi solleva polveroni, fa denunce ed esposti: tu cosa avresti fatto? Avresti mandato i ragazzi a scuola in un edificio non certificato? San Giuliano in Puglia sta ancora, drammaticamente, a testimoniare con i suoi bambini morti che questo modo di amministrare è quanto di peggio ci possa essere. Se questi sono i soggetti che pretendono di rappresentare il nuovo a Battipaglia c’è davvero da preoccuparsi»
E sul bando per il finanziamento assicura la massima trasparenza. «Abbiamo agito in modo scrupoloso – chiosa la prima cittadina – rispettando quello che era il bando per accedere al finanziamento. Lo abbiamo fatto in tempi stretti, meno d’un mese. L’ex seminario “Bertoni” è stato individuato a valle di un avviso pubblico a cui parteciparono anche i privati ed è stato scelto per motivi logistici, stando attenti a non sperperare denaro pubblico. Tutto nella norma, e il risultato finale sarà un nuovo edificio e la riqualificazione del quartiere». Don Ezio Miceli, proprietario dei locali affittati, risponde laconicamente: «Non ho nulla da dire in merito, sono solamente l’affittuario. Eventuali sprechi di denaro non dipendono certo da me».