La giornalista battipagliese Antonella Napoli è la nuova collaboratrice di Al Jazeera. L’ennesimo riconoscimento di una carriera vissuta sempre in prima linea
Inizia una nuova, prestigiosa avventura per Antonella Napoli, nota giornalista battipagliese che attraverso la sua brillante carriera tanta gloria ha portato al nome della sua città natale. Per lei si aprono le porte della nota rete televisiva mediorientale Al Jazeera, con sede in Qatar, in cui ricoprirà il ruolo di collaboratrice e opinionista.
La Napoli ha così commentato questo traguardo, mediante i suoi social: «Dopo trent’anni di mestiere, senza aiuti o spintarelle e soprattutto senza aver mai piegato la schiena davanti a nessuno, è una grande soddisfazione: un importante riconoscimento internazionale che voglio condividere con voi».
LA CARRIERA DI ANTONELLA NAPOLI
Come ha sottolineato lei stessa, trent’anni di carriera che l’hanno vista debuttare in radio, prima che sulla carta stampata, dopo aver studiato tra l’Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti. Dopo aver scritto per le principali testate giornalistiche campane nei primi anni ’90, passa poi alle testate nazionali. Sul finire degli anni ’90, fino al 2000, approda anche in Rai, ricoprendo il ruolo di corrispondente per “La cronaca in diretta”, prima di diventare l’attuale “La vita in diretta”.
Sempre dal 2000 si avvicina alla comunicazione politica, ricoprendo anche la carica di portavoce del presidente Lamberto Dini. Prosegue comunque il suo lavoro giornalistico, pubblicando editoriali su testate nazionali come “La Stampa” e “Vanity Fair“. È anche una scrittrice: suoi i libri “Volti e colori del Darfur”, “L’innocenza spezzata“, “Darfur, the colours of hope” e “Il mio nome è Meriam“.
Ha realizzato vari documentari, dal Sudan alla Turchia, dal Libano alla Siria. Tra questi “Andata e ritorno dall’inferno del Darfur”, che ha ricevuto una menzione al Festival del giornalismo “Ilaria Alpi” nel 2008. Per il reportage fotografico tratto dal libro “Volti e colori del Darfur”, divenuto una mostra itinerante (in Italia ed Europa), ha ricevuto nel 2013 la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica.
LE MINACCE
Da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani, a marzo del 2019, le è stata disposta una scorta in seguito a minacce arrivate alla cronista da gruppi di estremisti islamici riconducibili ai sedicenti Fratelli Musulmani sudanesi.
«Ha pensato bene di minacciarmi per impedirmi di scrivere su quanto stia avvenendo nel Paese africano governato da Omar Hassan al Bashir, un ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità e genocidio», affermò allora la giornalista battipagliese.