Presentarono un ricorso per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Adesso dovranno rimborsare l’Ente. 1.200 euro di spese processuali a carico dei consiglieri comunali d’opposizione Gerardo Motta, Luisa Liguori e Renato Vicinanza, i tre firmatari del ricorso datato 2016, pochi giorni dopo l’elezione a sindaco di Cecilia Francese, insieme a Enrico Lanaro, successivamente deceduto.
Il presidente della Seconda Sezione del Tar di Salerno ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato nel 2016 dai consiglieri Motta, Lanaro, Vicinanza e Liguori, compensando le spese processuali per tre giudizi su quattro. La delibera contestata, all’epoca dei fatti, era la numero 68 del 4 agosto 2016 con la quale il parlamentino approvò la salvaguardia degli equilibri di bilancio relativo all’anno 2016. Secondo i ricorrenti, assistiti dall’avvocato Ferdinando Belmonte, la proposta non fu sottoposta all’esame preventivo delle competenti commissioni consiliari che ancora non erano state costituite. Ne chiesero l’annullamento, rifacendosi a due casi simili: il primo, avvenuto a Moncalieri, un comune piemontese in provincia di Torino, e il secondo nella vicina Colliano dove il prefetto autorizzò la sospensione del Consiglio Comunale.
Se i giudici avessero ritenuta illegittima quella delibera, in considerazione dei tempi oramai scaduti, a Battipaglia sarebbe arrivato nuovamente un commissario prefettizio, e il Consiglio Comunale sarebbe stato sciolto per volere del presidente della Repubblica. Ma i giudici del Tar, un anno più tardi, rigettarono il ricorso. La parola poi passò al Consiglio di Stato. Anche in quel caso, il ricorso in appello fu rigettato. La motivazione? «La fondamentale differenza col Comune di Moncalieri – scrissero i giudici – è data dall’esistenza di una norma interna al Comune di Battipaglia che ha equiparato in modo pieno la conferenza dei capi-gruppo alle commissioni consiliari permanenti».
Contestualmente, però, lo scorso 4 febbraio, il presidente della Prima Sezione del Tar Salerno ha fissato la data di udienza per la decisione in merito a un altro ricorso presentato dai consiglieri Luigi D’Acampora, Gerardo Motta, Renato Vicinanza, Luisa Liguori e Alessio Cairone che all’epoca dei fatti impugnarono, a pena di improcedibilità del giudizio di appello (allora pendente), una serie di atti relativi alla manovra di bilancio del Comune di Battipaglia. Tra due mesi esatti, il 7 aprile 2021, il Tar di Salerno si pronuncerà in merito. Intanto, i tre consiglieri comunali, dovranno rimborsare le spese processuali al Comune di Battipaglia. 400 euro a testa, poiché uno dei quattro, Enrico Lanaro, morì il 17 dicembre del 2016.