Smentita la possibilità che il Castelluccio diventi sede di trattamento di rifiuti provenienti da altri siti regionali. Intervengono amministrazione e PD
«L’Amministrazione Comunale di Battipaglia ha espresso la più totale e assoluta contrarietà ad eventuali ipotesi, ventilate dai progettisti incaricati dalla Regione Campania dello studio di fattibilità, circa la possibilità che “Castelluccio”, nell’ambito della bonifica, possa essere sede di trattamento di altri rifiuti provenienti da altri siti regionali, investendo direttamente il Vicepresidente Bonavitacola». Il Comune mette le mani avanti circa lo studio Invitalia su ipotesi teoriche di bonifica dei siti portato avanti dagli uffici regionali.
Sarebbe impensabile, come sottolineato dall’amministrazione comunale in una nota stampa diramata nelle scorse ore, «trasformare un sito da bonificare (Castelluccio) in in un nuovo sito di accumulo e/o trattamento di altri rifiuti». Da Palazzo di città spiegano come il Vicepresidente Bonavitacola abbia dato subito riscontro, affermando di aver già «invitato l’ufficio della Regione a fare una comunicazione agli Enti con cui si anticipa la posizione che la Regione terra in conferenza di servizi: nessun trasferimento di rifiuti da un sito all’altro».
Le due ipotesi sulle quali la Regione sosterrà saranno due, e riguarderanno la messa in sicurezza senza asporto di rifiuti dal sito interessato e landfil mining esclusivamente per il trattamento dei rifiuti del singolo sito. Ove sussista la condivisione dell’amministrazione comunale, trattamento dei residui rifiuti non recuperabili presso lo Stir in modo da cancellare l’esistenza della discarica di Castelluccio.
«L’Amministrazione di Battipaglia, rimane vigile e fiduciosa in una soluzione che tuteli tutti i cittadini di Battipaglia e che si possa finalmente restituire due aree del territorio comunale alle loro originarie destinazioni», concludono dal municipio.
PD: «Basta strumentalizzazioni montate ad arte»
Arrivano spiegazioni anche da parte del Partito Democratico attraverso un comunicato stampa: «L’equivoco è scaturito dal fatto che gli uffici, burocraticamente, hanno allegato agli atti di convocazione della Conferenza di servizi il documento di tutte le ipotesi fatte dalla società di progettazione incaricata da Invitalia, comprese quelle palesemente insostenibili. Già in data odierna gli uffici regionali hanno inviato una nota un agli Enti partecipanti alla Conferenza, anticipando la posizione che la Regione terrà in conferenza di servizi. E, a tal proposito, il presidente della commissione ambiente, e consigliere comunale, Luigi D’Acampora, farà una nuova convocazione prima della suddetta Conferenza di servizi per chiarire la posizione dell’amministrazione comunale».