Spiagge libere, ma non per gli animali. L’ordinanza sindacale emanata dal Comune di Battipaglia, che ne limita l’accesso al litorale dalle 20 alle 7, ha fatto infuriare gli animalisti. «Ritenuto di dover salvaguardare – si legge nella nota firmata dalla sindaca Cecilia Francese – l’incolumità, l’igiene pubblica e la tranquillità dei bagnanti, è vietato condurre o far permanere, dalle ore 7 alle ore 20 di tutti i giorni, qualsiasi tipo di animale sull’arenile».
Fatta eccezione per le unità cinofile di salvataggio, e per i cani guida dei non vedenti, le spiagge battipagliesi quest’anno non ospiteranno gli animali. «Noi stiamo preparando un ricorso al Tar – spiega Paola Contursi, responsabile nazionale dell’ufficio legale della Dpa – sulla base di un’ordinanza già definita illegittima lo scorso anno nel comune di Latina». Il riferimento è alla sentenza numero 176 dell’11 marzo 2019, quando i giudici del Tar Lazio definirono illegittima l’ordinanza che vietava la presenza dei cani sul litorale di Latina, anche se muniti di museruola e guinzaglio.
«I sindaci dovrebbero identificare le aree nelle quali poter portare i cani – prosegue Paola Contursi -. Ecco perché non ci sono i presupposti per vietarne l’accesso». Nel preambolo dell’ordinanza, viene chiarito che il provvedimento nasce dalla necessità di regolare gli aspetti relativi all’uso del demanio marittimo alla luce dell’emergenza Covid-19. «Intervenire così a gamba tesa – conclude la Contursi – ci lascia sbalorditi. Questa volta ci rivolgeremo direttamente alle sedi opportune, andremo davanti ai giudici del Tar Campania».
E Alfredo Riccio, delegato battipagliese della DPA (Difesa Protezione Animali onlus), conferma il rammarico: «Come cittadino, prima che referente animalista, mi sorprende questa ordinanza. Seppur vero che, in base al principio di sussidiarietà, il Comune ha il solo potere di regolamentare, mi preme sottolineare che la scienza, unanime, ha sottolineato che gli animali non trasmettono il Covid19 e che anzi, in sporadici casi, sono stati gli animali ad esser infettati dai proprietari». La paura è che questa ordinanza possa far proliferare il fenomeno del randagismo. «In due anni, grazie alla sinergia tra Comune e Polizia Municipale, abbiamo recuperato oltre 50 cani e 160 gatti dalla strada, mettendo un freno al problema del randagismo, mi auguro che questa ordinanza non finisca per invertire il trend» conclude Riccio.