L’ex Ministro Sergio Costa sarà ospite sabato, a Capaccio Paestum, nell’ambito del convegno “Mari e fiumi, tutela e valorizzazione delle nostre acque”
È fissato per il prossimo sabato 20 maggio, alle ore 10:30, il convegno “Mare e fiumi, tutela e valorizzazione delle nostre acque“. L’appuntamento si svolgerà all’interno della sala conferenze dell’Agripaestum, a Capaccio Paestum, e vedrà intervenire numerosi ospiti tra cui Sergio Costa, Deputato della Repubblica Italiana Vicepresidente della Camera e già Ministro dell’Ambiente.
A pochi giorni dall’evento la già Senatrice del Movimento 5 Stelle, Felicia Gaudiano, dice: «La diffusione dell’ecoturismo in tutto il territorio è un fenomeno che potrebbe generare consistenti entrate dando un nuovo valore ai beni materiali e immateriali che caratterizzano il patrimonio dei nostri territori. Unire sensibilizzazione e tutela del paesaggio ha un valore aggiuntivo se ad una visione etica del turismo aggiungiamo la valorizzazione e la conoscenza di un bene fondamentale e essenziale per tutti gli esseri umani, quale è l’acqua».
«Il successo delle attività turistiche passa attraverso l’acqua – aggiunge Gaudiano -. Il tema della gestione delle risorse idriche rappresenta un elemento fondamentale che può decretare il successo o meno della stessa capacità attrattiva delle aree da valorizzare. Diversi sono gli aspetti da considerare: dalla tutela della balneazione, che può richiedere adeguate infrastrutture fognario depurative, alla presenza di un adeguato numero di fontane e case dell’acqua, sino alla creazione e al mantenimento delle zone umide».
Oltre Sergio Costa, altri ospiti del convegno saranno Salvatore Micillo, Coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e primo firmatario della legge “Salvamare”, Valerio Calabrese, Responsabile Agricoltura Legambiente Campania e Antonio Briscione, Presidente della Riserva naturale Foce Sele e Tanagro.
«La tutela integrale del corso d’acqua è il principio cardine per uno sviluppo sostenibile e consapevole del territorio. Senza questa consapevolezza, rischiano di divenire preda di una gestione miope, attenta solo a difendere gli interessi privati e particolari a scapito della collettività. La risorsa del fiume Sele e quella del mare costituiscono un patrimonio da utilizzare ai fini dello sviluppo turistico di questa grande e importante area naturalistica, fluviale, archeologica, turistica e rurale del territorio» conclude Gaudiano.