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L’ex vicesindaco di Eboli, Cosimo Pio Di Benedetto, difende l’operato della passata amministrazione comunale e risponde alle accuse relative al progetto di ammodernamento dell’impianto di compostaggio, e ai fondi stanziati per tale operazione

Amministrazione Cariello sotto accusa per l’impianto di compostaggio? L’ex vicesindaco Cosimo Pio Di Benedetto non ci sta, e difende l’operato dell’ex giunta comunale. Ciò che è emerso dall’incontro tra gli ambientalisti di Battipaglia dice No e il commissario ebolitano Antonio De Iesu è l’assenza di un progetto esecutivo per la messa a nuovo del contestato impianto, insieme all’assenza dei fondi per l’adeguamento. A far discutere è stata anche la scoperta di De Iesu dei due milioni di euro stanziati dalla Regione Campania per i lavori da realizzare all’impianto, messi “a riposo” nelle casse comunali.

Come Di Benedetto ha affermato su La Città di Salerno, l’amministrazione comunale ebolitana ha impiegato tutto il suo impegno per la messa a punto, da parte dell’ufficio ambiente, di un progetto definitivo, ma ciò non sarebbe stato possibile a causa della mancanza di «specifiche competenze». L’ingegnere Emilia Barba sarebbe stata l’unica a poter redigere il progetto, ma venne trasferita all’Eda, l’ente d’ambito.

L’ex vicesindaco spiega così: «Era già in aspettativa (l’ingegnere Emilia Barba) e non veniva quasi più al Comune. Fino a quando non chiese proprio il comando all’Eda dove, in realtà, stava già lavorando». Il trasferimento non fu quindi una volontà dell’amministrazione: «Fu una sua precisa richiesta e ne aveva diritto», sottolinea Di Benedetto.

Con l’impossibilità a produrre un progetto per l’ammodernamento dell’impianto di compostaggio, sarebbe stato complicato anche affidare la redazione di quest’ultimo a esterni: «Quando i soldi, 1.9 milioni di euro, sono arrivati, eravamo in disavanzo, non c’era disponibilità per poter stanziare fondi per la progettazione. Occorreva prima sanare il disavanzo e approvare il rendiconto» afferma Di Benedetto, aggiungendo che il rendiconto «è stato poi approvato dal commissario perché il Consiglio ad hoc non si tenne più».

E proprio su quell’1.9 milioni di euro: «Non avevamo affatto nascosto che erano giunti i fondi per i lavori all’impianto. Quello che mancava era il denaro necessario per il progetto». Compito che ora spetterà al commissario De Iesu che, a detta degli ambientalisti dopo l’incontro tra le due parti avvenuto negli ultimi giorni del 2020, parrebbe propenso a risolvere una volta per tutte i disagi legati all’impianto di compostaggio.