Difficile rispettare il documento approvato all’unanimità nel consiglio comunale. Chi dovrebbe avere l’ultima parola l’amministrazione o i cittadini?
La questione ambientale è diventata centrale nella nostra città dal giorno nel quale la cittadinanza venne a conoscenza che sarebbe stato costruito sul nostro territorio l’impianto di compostaggio per volere della Regione Campania. Da quel momento le proteste dei cittadini diventarono incessanti, dapprima la richiesta a furor di popolo all’amministrazione comunale di redigere ricorso giudiziario contro l’approvazione dell’impianto e successivamente la manifestazione del 23 Novembre 2017 con diecimila persone per le strade.
All’epoca dei fatti l’assessore all’ambiente era Stefania Vecchio poi sostituita da Carolina Vicinanza. Quest’ultima ha presentato dimissioni l’11 Luglio 2019 rimettendo il proprio mandato nelle mani della sindaca, ma non le ha protocollate ufficialmente, di conseguenza è ancora in carica. In data 3 Agosto 2019 c’è stato l’incendio nella zona industriale che ha creato ancora di più malcontento nella popolazione, sono bruciati rifiuti presenti in un azienda in zona industriale con allarme tra tutti i cittadini per i pericoli dell’inquinamento dell’aria e della terra.
La sindaca che ancora non aveva deciso a chi affidare l’assessorato all’ambiente, ha rinviato la decisione vista l’emergenza determinata dall’incendio e nell’ambito del Consiglio Comunale è stato approvato all’unanimità un documento nel quale si è deciso che “il nuovo assessore all’ambiente sarà nominato su suggerimento dei comitati cittadini”. Ora è evidente che un documento del genere non può essere disatteso, ma allo stesso tempo come si fa a rispettarlo? Chi dovrebbe avere l’ultima parola? In attesa di conoscere il nome del nuovo assessore noi vogliamo dare qualche “suggerimento” su cosa dovrebbe fare. Perché alla maggior parte dei cittadini di Battipaglia non interessa tanto chi sarà il prossimo assessore ma che cosa farà per provare a risolvere i problemi ambientali della città.
I nostri suggerimenti
In primo luogo effettuare una classificazione degli impianti dediti al trattamento dei rifiuti effettivamente funzionanti con indicazione del tipo di rifiuti trattati e delle autorizzazioni che essi hanno ricevuto dagli enti sovracomunali. Avere a disposizione le autorizzazioni è fondamentale per poter effettuare controlli dettagliati.
Predisporre dei tavoli tecnici con associazioni comitati ed esperti del settore tutte le volte in cui bisogna partecipare alle conferenze dei servizi nei quali viene chiesto al Comune il parere su una determinata autorizzazione proveniente da un’azienda dedita al trattamento dei rifiuti presente nel territorio comunale. In questo modo il rappresentante del Comune all’interno della Conferenza tutelerà al meglio gli interessi della città.
Richiedere alla Camera di Commercio di Salerno le dichiarazione relative Mud presentate negli ultimi tre anni dalle aziende dedite al trattamento dei rifiuti presenti nel Comune di Battipaglia che sono obbligate a presentarla. Le dichiarazioni relative ai Mud hanno ad oggetto il quantitativo e il tipo di rifiuti che le aziende hanno gestito nel corso dell’anno, esse rappresentano un documento importante per comprendere il corretto svolgimento dell’attività da parte delle aziende.
Mettere in moto prima possibile la Consulta ambientale, già approvata in Consiglio e dare così alla cittadinanza uno strumento di partecipazione istituzionale nella quale sarà possibile presentare istanze e proposte.
Per ciò che concerne i miasmi verificare insieme agli enti preposti (Arpac) ma anche Comune di Eboil tutte le fasi di lavorazione presenti nell’impianto di compostaggio di Eboli. È inutile fare dei blitz sporadici senza tecnici al seguito quando si è avvertono cattivi odori, è necessario entrare neil’impianto e comprendere se effettivamente ci sono criticità che possono determinare odori molesti.
Per fare ciò è necessario esaminare nel dettaglio tutte le fasi di lavorazione di quell’impianto, in caso di dinieghi da parte dell’ente gestore o del Comune di Eboli alla richiesta di verifiche i adire immediatamente l’autorità giudiziaria per accertare le problematiche e imporre i rimedi.
Per l’ambiente è necessaria una figura ad hoc
Voci di corridoio dicono che la sindaca dovrebbe prendere la delega all’ambiente (e sostituire di fatto l’assessore all’Ambiente), ciò perché pare che nessuno voglia prendersi un settore così caldo e complicato e oggetto di così tante polemiche. Noi crediamo che l’ambiente abbia bisogno di una persona ad hoc, che sia allo stesso tempo competente ma anche decisa.
Qualcuno che possa fare le cose che abbiamo elencato e magari anche tante altre, pensiamo alla fascia costiera, alla qualità del servizio di Alba, alla riduzione dell’uso della plastica monouso da parte delle aziende. Quando si fanno le cose non c’è da avere paura, ai cittadini che protestano si risponde con i fatti.