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250 nuovi alberi sono approdati sulla zona Asi, a pochi passi dallo Stir. Così il “BancaBosco” riempie di verde la zona industriale di Battipaglia

S’è svolta venerdì la cerimonia ufficiale di “BancaBosco“, il progetto dalle sfumature green che ha visto l’unione di Banca Campania Centro, insieme al gruppo Giovani Soci, Legambiente e altre realtà, come l’istituto “Enzo Ferrari” di Battipaglia. L’evento ha visto la piantumazione di ben 250 alberi in via Bosco II, a ridosso del tanto discusso Stir. Lì sorgerà un bosco: un polmone verde nel cuore della zona Asi di Battipaglia.

In totale sono 500 gli alberi che verranno piantati nelle due zone industriali ASI di Buccino e Battipaglia. «La scelta di quest’area per impiantare un bosco non è un caso – afferma Valerio Calabrese, direttore del Museo Vivente della Dieta Mediterranea e promotore del progetto –. Partiamo da questo luogo, al centro di polemiche per le questioni ambientali, che vuole diventare invece un piccolo distretto ambientale».

BancaBosco
La Sindaca Cecilia Francese all’a cerimonia di “BancaBosco”

«Banca Campania Centro ha avviato un percorso di incremento della tutela ambientale. Siamo sempre stati attenti al sociale e questa iniziativa va in tale direzione, e ci fa molto piacere collaborare», ha affermato Carlo Crudele, vicepresidente di Banca Campania Centro, presente alla cerimonia di “BancaBosco” così come anche la sindaca Cecilia Francese: «È una bellissima iniziativa, mettere su degli alberi in una zona industriale è una cosa ottima in un momento in cui la gente chiede più verde».

Ad intervenire anche la dirigente scolastica del “Ferrari”, Daniela Palma: «I nostri ragazzi hanno interiorizzato il messaggio che cerchiamo di trasmettere loro. Rispettare l’ambiente significa rispettare noi stessi». A concludere il presidente della zona Asi Salerno, Antonio Visconti: «Abbiamo da subito creduto in questo progetto. Iniziativa dalla molteplice utilità che serve a rasserenare i cittadini, perché le istituzioni sono amiche dell’ambiente, ma anche gli imprenditori, affinché introducano buone pratiche a favore dell’economia sostenibile».