Si è svolto alle 12:00 di oggi un flashmob dai balconi organizzato dal coordinamento Battipaglia dice Basta per protestare rispetto alla costruzione di un nuovo impianto di compostaggio all’interno dell’ex Stir
Alle ore 12:00 in punto di oggi, in vari quartieri di Battipaglia, musica, applausi, urla e trombette da stadio hanno rotto il silenzio di una Pasquetta decisamente atipica, quella ai tempi del Covid-19, dove ogni famiglia è costretta a festeggiare tra le mura della propria casa, concedendosi al massimo un barbecue sul proprio balcone. Proprio i balconi sono stati i protagonisti del flashmob organizzato da Battipaglia dice Basta.
Il coordinamento aveva infatti invitato i battipagliesi, alle ore 12:00 di oggi, a farsi sentire il proprio dissenso verso il nuovo impianto di compostaggio che sorgerà all’interno dell’ex Stir di Battipaglia. In una nota, Battipaglia dice Basta ha commentato la giornata di oggi.
«Come in tutta Italia anche a Battipaglia la Pasquetta è trascorsa nel silenzio, nel rispetto rigoroso delle norme poste a tutela del nostro diritto alla salute – dice il coordinamento – Tutelare il diritto alla Salute è una priorità. Ma il diritto alla salute è anche diritto alla salubrità dell’ambiente di vita. E così i Battipagliesi, pur limitati nel loro diritto di manifestare, nella giornata di Pasquetta hanno espresso con tenacia il proprio dissenso alla costruzione di un nuovo impianto di compostaggio all’interno dell’ex Stir».
La nota prosegue: «Hanno voluto far sentire la propria voce dall’interno delle proprie case. Cori, striscioni, cartelloni, sacchetti di immondizia appesi ai balconi e alle finestre per stigmatizzare un No forte, deciso e corale. Il virus che ci sta mettendo in ginocchio prima o poi passerà, ma la tragica situazione ambientale in cui versa Battipaglia si va consolidando proprio in questi giorni, in maniera silente e subdola».
Un supporto da parte dei cittadini battipagliesi a questa causa, che di certo si sarebbe rinnovato in piazza, se la pandemia globale non l’avesse impedito. Battipaglia dice Basta ne è sicura, ricordando le ultime occasioni in cui la città si è fatta sentire: «C’erano tantissimi Battipagliesi in piazza il 23 novembre 2017, il 6 dicembre 2019 e in molti sarebbero scesi anche il 13 aprile 2020 per difendere il sacrosanto diritto a vivere in un ambiente salubre. Avrebbero certamente percorso le nostre strade, protestando per scongiurare la possibilità oramai concreta dell’inizio dei lavori per il sito di compostaggio all’interno dell’ex Stir a pochi metri dal malfunzionante e maleodorante impianto di compostaggio di Eboli».
«Il Coordinamento “Battipaglia dice Basta” ha provato a togliersi dalla bocca il bavaglio a cui sembrava destinato in questo tempo, continuando a lottare con forza e determinazione attraverso i mezzi a disposizione e lo farà ancora, ogni volta il cui il Nostro diritto alla Salute verrà vigliaccamente calpestato con decisioni calate dall’alto e destinate, ancor più, a pregiudicare il diritto di noi cittadini a vivere senza l’incubo dei miasmi che, inevitabilmente, non potranno che intensificarsi» aggiungono.